Beatrice Basso è un’artista che ha fatto di un’antica tecnica giapponese, il Suminagashi, la sua espressione artistica ed emotiva.
Coach certificata, si specializza in tecniche di comunicazione a mediazione artistica, approfondisce la tecnica del Suminagashi e crea il metodo Suminagashi Experience. La passione per l’arte le è stata tramandata sin dall’infanzia, crescendo con il nonno pittore e violinista.
Che cos’è il Suminagashi e cosa rappresenta per te?
«Il Suminagashi è un’antica tecnica artistica giapponese: l’arte di dipingere sull’acqua.
Per me è molto di più, soprattutto integrata con le onde quantiche e le tecniche di coaching che utilizzo.
Diventa un processo creativo che porta alla scoperta della propria interiorità. Il silenzio e la gestualità creano un legame con il proprio mondo interiore.
Ora ti mostro i luoghi dove avviene la Suminagashi Experience, dove amo portare le persone. Scelgo per i miei percorsi o workshop, luoghi che sussurrano armonia con la natura e assecondano un senso di quiete, calma e rilassamento, perché fanno parte dell’esperienza stessa.»
Come ti sei avvicinata a questa forma d’arte?
«Mi sono avvicinata al Suminagashi grazie a un’illuminazione che mi è arrivata osservando il cambio di direzione del fiume Piave. Nasce da una mia esigenza di voler creare dei percorsi di crescita personale originali, dove volevo unire arte, acqua e natura.
Qui è esattamente il punto dove è nata l’idea della Suminagashi Experience, non fate caso al colore dell’acqua perché ha piovuto per diversi giorni, solitamente è un’acqua meravigliosa.
L’acqua ti parla mettiti in ascolto.»
L’acqua ti parla, mettiti in ascolto… Ci racconti qualcosa in più di questa tecnica?
«Certo, ti racconto nel dettaglio questa magia: quando poggi il pennello sul velo dell’acqua formando cerchi concentrici ti fai rapire dall’acqua e dal mondo che istantaneamente si crea.
È un momento di rilassamento, pace e illuminazione, un momento che ti dedichi.
Il mio approccio è di tipo esperienziale e non artistico, significa che lo scopo non è creare un bel dipinto ma dedicarsi del tempo prezioso per conoscersi di più mentre si prova un’esperienza piacevole e rilassante.
Ora vi saluto perché c’è qualcuno che vuole provare subito a fare Suminagashi, la mia gatta Maya!»