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Sushi, dalle origini ai giorni nostri: metodi di conservazione e norme di riferimento

Il sushi, una delle specialità culinarie giapponesi più apprezzate a livello globale, non è solo un piatto delizioso, ma rappresenta anche una storia ricca e affascinante che affonda le sue radici in antiche tecniche di conservazione del pesce. In questo articolo esploreremo l’evoluzione del sushi dalle sue origini ai giorni nostri, soffermandoci sui metodi di conservazione, sulle norme di sicurezza alimentare e sull’importanza dei frigoriferi e dei congelatori nella preparazione e conservazione del sushi.

Le origini del Sushi

Le origini del sushi risalgono indicativamente al IV secolo nel sud est asiatico più verosimilmente tra Cina e Corea dove era diffuso un particolare metodo di conservazione del pesce che veniva eviscerato, salato e conservato con il riso cotto. Al momento di consumarlo, il riso veniva gettato. Questa tecnica di conservazione introdotta in Giappone è tuttora in uso in alcune zone del paese con i nomi di narezushi o funezushi. Il riso usato per la conservazione del pesce, chiamato nanamare, si iniziò a consumare solo dal 1336. Successivamente, durante il Periodo Edo nacque l’haya-zushi che prevede l’aggiunta di aceto al riso cotto evitando così di dover attendere la fermentazione. Il nigiri sushi così come lo conosciamo oggi nacque intorno al 1800, la sua diffusione in tutto il Giappone risale alla prima metà del 1900. Data l’assenza di frigoriferi, il pesce veniva marinato in salsa di soia e sale per garantirne la conservazione.

Il Narezushi: le radici antiche del Sushi

Le origini del sushi risalgono a più di mille anni fa, in un’epoca in cui la conservazione del pesce era una necessità per le comunità costiere giapponesi. Il narezushi, il primo tipo di sushi conosciuto, veniva preparato utilizzando una tecnica di fermentazione del pesce con riso. Il pesce fresco veniva salato e pressato tra strati di riso, il quale fermentava producendo acido lattico che conservava il pesce. Questo processo, che poteva durare mesi, non solo garantiva la conservazione del pesce ma conferiva anche un sapore distintivo.

L’evoluzione verso l’Haya-Zushi

Con il passare del tempo, il narezushi evolse in haya-zushi, un tipo di sushi meno fermentato che consentiva un consumo più rapido. In questa variante, il riso veniva miscelato con aceto, zucchero e sale, accorciando il tempo di preparazione e migliorando il gusto. Questo cambiamento fu significativo perché segnò la transizione dal sushi come metodo di conservazione del pesce al sushi come piatto culinario.

Il Sushi moderno: Nigiri e Maki

Nigiri Sushi: la nascita di una tradizione

Il nigiri sushi, che consiste in una pallina di riso pressato con una fetta di pesce crudo o altri ingredienti sopra, emerse nel periodo Edo (1603-1868) a Edo, l’odierna Tokyo. Questa forma di sushi, sviluppata da Hanaya Yohei, divenne rapidamente popolare grazie alla sua praticità e alla freschezza degli ingredienti utilizzati. Il nigiri sushi rappresenta una delle forme più riconoscibili e amate di sushi al mondo.

Maki Sushi: la versatilità del rotolo

Parallelamente, il maki sushi, conosciuto anche come sushi roll, venne sviluppato come un modo versatile e creativo di combinare riso, pesce e altri ingredienti avvolti in alghe nori. Questa forma di sushi offre una vasta gamma di possibilità in termini di combinazioni di sapori e presentazioni, rendendolo un’opzione popolare sia nei ristoranti che nella preparazione casalinga.

Metodi di conservazione del Sushi

La conservazione tradizionale

Tradizionalmente, il sushi veniva consumato subito dopo la preparazione per garantire la freschezza e la sicurezza alimentare. Tuttavia, con l’evoluzione delle tecniche culinarie e la necessità di conservare gli ingredienti, si sono sviluppati metodi di conservazione più avanzati. Il narezushi e l’haya-zushi utilizzavano tecniche di fermentazione e acido lattico per preservare il pesce.

La refrigerazione moderna

Con l’avvento della refrigerazione, la conservazione del pesce e degli altri ingredienti del sushi ha fatto un enorme passo avanti. I frigoriferi e i congelatori professionali per la conservazione del sushi consentono di mantenere il pesce fresco a temperature ottimali, rallentando la crescita dei batteri e prolungando la durata di conservazione.

La refrigerazione è diventata una parte fondamentale della preparazione del sushi, garantendo che il pesce crudo sia sicuro da consumare e che mantenga la sua qualità e freschezza.

Norme di riferimento per la sicurezza alimentare

Regolamentazioni internazionali

La sicurezza alimentare è una preoccupazione fondamentale nella preparazione del sushi, specialmente quando si utilizza pesce crudo. Regolamentazioni internazionali, come quelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti, forniscono linee guida rigorose per garantire che il pesce sia sicuro da consumare. Queste linee guida includono specifiche temperature di conservazione e procedure per la preparazione e il trasporto del pesce.

Normative europee e italiane

In Europa e in Italia, le normative per la sicurezza alimentare sono altrettanto stringenti. Il Regolamento (CE) n. 853/2004 stabilisce requisiti specifici per gli alimenti di origine animale, compreso il pesce crudo utilizzato per il sushi. In Italia, il Ministero della Salute emette linee guida dettagliate per la conservazione e la preparazione del sushi, assicurando che i ristoratori seguano pratiche igieniche rigorose per prevenire la contaminazione alimentare.

L’importanza dei frigoriferi e dei congelatori nella preparazione del Sushi

Temperature ottimali di conservazione

I frigoriferi sono essenziali per mantenere la freschezza e la sicurezza del pesce utilizzato nel sushi. La temperatura ideale per conservare il pesce crudo è tra 0°C e 4°C. Mantenere questa temperatura è cruciale per prevenire la proliferazione di batteri patogeni come la Listeria e l’Escherichia coli. I frigoriferi professionali sono progettati per mantenere queste condizioni costanti, garantendo che il pesce rimanga sicuro da consumare. Il congelamento deve invece avvenire a temperature che non eccedono i -60°C.

Nuove tecnologie

Le nuove tecnologie applicate ai frigoriferi e congelatori professionali includono sistemi di controllo della temperatura e dell’umidità, che aiutano a mantenere la qualità del pesce. Alcuni frigoriferi sono dotati di funzioni di scongelamento rapido e di conservazione a secco, che prevengono la formazione di brina e mantengono il pesce nella sua condizione ottimale. Queste tecnologie sono particolarmente importanti nei ristoranti di sushi, dove la qualità degli ingredienti è fondamentale.

La catena del freddo

Lavorazione industriale e conservazione del pesce per Sushi

Non appena pescato ed effettuata la pulizia, il pesce per sushi deve essere congelato e conservato a temperature non superiori ai -60°C a garanzia dell’eliminazione dei parassiti e la corretta conservazione per prevenire formazione di ghiaccio, proliferazione batterica e annerimento delle carni.

Trasporto e logistica

La catena del freddo è un aspetto cruciale nella conservazione del pesce per il sushi. Dal momento in cui il pesce viene catturato, deve essere mantenuto a temperature controllate fino al momento della preparazione e del consumo. Questo richiede una logistica ben coordinata e l’uso di attrezzature di refrigerazione durante il trasporto.

Interruzioni nella catena del freddo possono compromettere la sicurezza e la qualità del pesce, rendendo essenziale un monitoraggio continuo delle temperature.

Il congelamento del pesce a temperature molto basse (-60°C o inferiori) protegge da contaminazioni batteriche e parassitologiche. Pratica obbligatoria in molti paesi per il pesce destinato al consumo crudo.

Monitoraggio e tracciabilità

Il monitoraggio e la tracciabilità sono elementi fondamentali nella catena del freddo. Sensori di temperatura e sistemi di tracciamento permettono di registrare le condizioni di conservazione del pesce in ogni fase della catena di approvvigionamento. Questi dati sono cruciali per garantire che il pesce arrivi ai ristoranti in condizioni ottimali e per fornire prove di conformità alle normative sulla sicurezza alimentare.

Il sushi, dalla sua antica forma di narezushi alla varietà moderna di nigiri e maki, ha quindi attraversato secoli di evoluzione culinaria. I metodi di conservazione si sono sviluppati da tecniche di fermentazione tradizionali a sistemi di refrigerazione avanzati, garantendo la sicurezza e la freschezza degli ingredienti.

Le normative internazionali e locali, insieme all’uso di frigoriferi e congelatori moderni e tecnologie evolute, giocano un ruolo cruciale nella preparazione del sushi, assicurando che questo piatto rimanga una delizia sicura e gustosa per tutti gli amanti della cucina giapponese.

Se stai cercando il tuo frigorifero o congelatore ideali per la conservazione del pesce, puoi consultare queste pagine:

FAQ

Qual è l’origine del sushi?

Il sushi ha origine in Cina e Corea e successivamente adottato in Giappone, con il narezushi, un antico metodo di conservazione del pesce utilizzando riso fermentato.

Perché la refrigerazione è importante per il sushi?

La refrigerazione è essenziale per mantenere la freschezza e la sicurezza del pesce crudo, prevenendo la crescita batterica.

Cosa prevede la normativa italiana sulla sicurezza alimentare del sushi?

La normativa italiana richiede pratiche igieniche rigorose e specifiche temperature di conservazione per garantire la sicurezza del pesce crudo utilizzato nel sushi.

Quali tecnologie avanzate sono utilizzate nei moderni frigoriferi e congelatori per il sushi?

I moderni frigoriferi e congelatori per il sushi utilizzano tecnologie come il controllo della temperatura e dell’umidità, sistemi di scongelamento rapido e conservazione a secco per mantenere la qualità del pesce.

Cover Foto di Mahmoud Fawzy su Unsplash.

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