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Venezia78: “Mondocane” di Alessandro Celli

Mondocane, esordio alla regia di Alessandro Celli e prodotto da Matteo Rovere, è un’opera che si divide tra i generi post-apocalittici e cyberpunk dove ci viene mostrato un universo ormai rassegnato.

 

In una Taranto distopica, i ragazzini rimasti senza famiglia vivono prigionieri in istituti costretti a lavorare o puniti con mansioni in caso di fuga. Altri rimasti al confine della favela, si arrangiano come possono spesso entrando a far parte di bande dove esiste solo la legge della sopravvivenza.

 

Presentato come film d’apertura per la Settimana della Critica, SIC @ SIC, alla settantotesima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Mondocane è la storia della forte amicizia tra due ragazzini Pietro, detto Mondocane, e Christian, detto Pisciasotto, che si fa sempre più debole sotto la pressione di un una gang criminale, Le Formiche, con a capo il carismatico Testacalda che indebolisce il loro rapporto mettendo in dubbio tutto quello in cui credono, creando così un’eterna lotta tra ciò che è giusto e sbagliato.

 

 

Dennis Protopapa e Giuliano Soprano protagonisti di “Mondocane” diretto da Alessandro Celli e prodotto da Matteo Rovere. Credits: P. Ciriello.

 

 

Celli, con i richiami cinematografici alla saga di Mad Max di George Miller e ai film di John Carpenter, dirige un film con lo scopo di denunciare il disastro ambientale. L’ambientazione suggerisce quelli che sono i risultati disastrosi dell’uomo sulla natura e sul sociale, mostrandoci una città senza speranza né prospettive.

 

 

Quello che vediamo in Mondocane è un eccesso di qualcosa che esiste già, ma il regista ce lo presenta nella sua chiave distopica con una fotografia e regia che sorreggono molto bene un’idea ambiziosa alzando il livello del nostro cinema italiano.

 

 

Ludovica Casula
Ludovica Casula si è laureata in "Didattica e Comunicazione dell’Arte" presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e ha frequentato la Magistrale di "Teatro, Cinema, Danza e Arti Digitali" presso l'Università, La Sapienza. Inoltre, ha frequentato il corso di specializzazione in "Fashion Photography" presso lo IED, con sede a Roma. Fin da piccola coltiva la passione per le arti, in particolare per il cinema e la fotografia. Affascinata da tutti gli ambiti che abbiano a che fare con il “dietro le quinte” del cinema, dopo varie esperienze lavorative e non, ha aperto la sua rubrica “Onefilm.Oneday” attraverso la quale commenta e consiglia film per avvicinare le persone alla settima arte. Inoltre, durante i suoi viaggi, realizza reportage fotografici personali in linea con lo stile prediletto, la Street Photography. Successivamente, si è appassionata di ritratti fotografici di impronta artista, alla cui base ci sono le esperienze maturate con lo studio, di cui ne fa il proprio lavoro. Altri interessi pregnanti sono la letteratura e la musica, che vengono proposti sui suoi profili social.

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