Venezia78 è arrivata e si è aperta con grande stile, ricordandoci ancora una volta quanto sia bello festeggiare il cinema.
Il 2021 è stato ed è ancora un anno difficile, ma spiragli di luce si iniziano a vedere.
La Mostra del Cinema di Venezia ne è stata esempio già l’anno scorso quando la maggior parte dei Festival cinematografici in giro per il mondo sceglievano la modalità online.
A noi italiani piace il cinema in sala e piace festeggiarlo in presenza. Per questo il Direttore Alberto Barbera e tutto il team della Biennale hanno fatto del loro meglio per organizzare il Festival in sicurezza.
Proprio secondo le dichiarazioni del Direttore della Mostra, quest’anno più che mai il livello dei film in concorso si è rivelato più alto rispetto agli anni passati.
Quasi come se la pandemia avesse alimentato la creatività e avesse dato la spinta ad andare oltre, ad osare.
Al Lido quest’anno tornano anche le star internazionali che l’anno scorso ci erano un po’ mancate. E, ancora una volta, la selezione non ci delude regalandoci in anteprima alcuni dei film più attesi dell’anno.

Parliamo ovviamente di Dune, ma anche di The Last Duel, The Power of dog, Spencer, Last Night in Soho e diversi altri titoli.
Confortante è anche il fatto che nel concorso ufficiale ci siano ben 5 film italiani. Cosa che non si è mai vista al Lido, nonostante la sua lunga storia.
Questo è un chiaro segnale della fiorente rinascita del cinema nostrano, anche se molto spesso i film che meritano di più sono quelli di cui il grande pubblico non conosce nemmeno il titolo.
America Latina dei fratelli d’Innocenzo, Freaks out di Gabriele Mainetti, Qui Rido io di Mario Martone, È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino e Il buco di Michelangelo Frammartino.
In questi cinque titoli c’è varietà, c’è storia, c’è sperimentazione. Tutto quello che potremmo desiderare dal Paese che è stato casa e fonte di ispirazione di grandi della storia del cinema.
Oltre ai titoli italiani, il concorso ufficiale ospita il film di apertura della Mostra, Madre Paralelas, di Pedro Almodovar con protagonista Penelope Cruz; The Power of Dog, il ritorno di Jane Campion con protagonisti Benedict Cumberbatch e Kirsten Dunst; Mona Lisa and the Blood Moon della regista Ana Lily Amirpour già Premio della Giuria a Venezia73; Sundown di Michel Franco con Tim Roth. Un autre monde di Stéphan Brizé che conclude così la sua trilogia sul mondo del lavoro; Competencia oficial di Gastòn Duprat e Mariano Cohn, commedia spagnola con il duo Cruz-Banderas; L’événement di Audrey Diwan basato sull’omonimo romanzo di Annie Ernaux; Spencer di Pablo Larraìn con Kirsten Stewart nell’arduo ruolo della Principessa Diana.

Illusions Perdues di Xavier Giannoli ambientato nella Francia di Balzac. Al suo esordio alla regia troviamo anche Maggie Gyllenhaal con The lost daughter, basato sull’omonimo romanzo di Elena Ferrante, e con un cast stellare; On the job: the missing 8 del regista filippino Erik Matti è il seguito di On the job del 2013; Leave no traces di Jan P. Matuszyński, al suo secondo lungometraggio.
The Card Counter è invece il nuovo film di Paul Schrader con Oscar Isaac. Quest’ultimo veste i panni di un uomo che si guadagna da vivere giocando a poker.
Captain Volkonogov escaped di Natasha Merkulova, Aleksey Chupov che definiscono il film «una parabola postmoderna con elementi di thriller mistico». Infine, Reflection di Valentyn Vasyanovych su un uomo che dopo aver visto violenze inaudite cerca di tornare alla sua vita quotidiana e La caja di Lorenzo Vigas sui flussi migratori del Messico dal punto di vista di un ragazzo.
La Mostra è iniziata il primo settembre con un’apertura in grande stile, tra star particolarmente eleganti che hanno sfilato sul red carpet e la consegna del Leone d’oro alla Carriera a Roberto Benigni.
Quest’ultimo ha ringraziato per il Premio ricevuto, con queste parole: «Ora provo un sentimento d’amore e gratitudine immenso verso tutti voi. Mi meritavo un gattino, ho avuto addirittura un Leone…
Voglio dedicare un pensiero a Nicoletta Braschi, qui in sala. Non voglio nemmeno dedicarle questo premio, perché il premio è suo!»
Nicoletta, conosco una sola maniera di misurare il tempo: con te e senza di te.

Sul red carpet anche l’intera Giuria di Venezia78, capitanata dal regista Premio Oscar, Bong Joon-Ho. Il regista coreano ha espresso la sua volontà di incontrare Gianni Morandi (la canzone “In ginocchio da te” di Morandi è presente nel suo film capolavoro Parasite) ora che è in Italia.
Insieme a lui, Chloe Zhao, vincitrice del Leone d’oro con Nomadland lo scorso anno, Cynthia Erivo, Saverio Costanzo, Virginia Efira, Sarah Gadon, Alexander Nanau.
Infine, la Cerimonia d’apertura è stata diretta dalla madrina di quest’anno, Serena Rossi che ha incantato tutto il Lido con il suo sorriso e la sua disinvoltura.
Altro Leone d’oro che sarà consegnato nel corso della Mostra quest’anno, quello a Jamie Lee Curtis, accompagnato dalla proiezione del nuovo capitolo della saga di Halloween.
Anche la selezione delle sezioni parallele si prospetta particolarmente interessante e variegata, con l’Italia ancora presente. Tra gli altri film della sezione Orizzonte troviamo infatti Il paradiso del Pavone di Laura Bispuri.
Fuori Concorso troviamo Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, La scuola cattolica di Stefano Mordini e Il bambino nascosto di Roberto Andò che andrà a chiudere la 78esima edizione.
Per le proiezioni speciali, infine, i primi cinque episodi di Scenes of a Marriage, miniserie televisiva che rilegge il film di Ingrid Bergman. Protagonisti: Oscar Isaac e Jessica Chastain.
Come ogni anno, le somme della Mostra di Venezia si tirano alla fine. Ma quest’anno possiamo dire con certezza e sin dall’inizio, che il cinema è tornato tra noi e che ha voglia di farsi sentire e vedere.
E, visti i numeri di quest’anno della Mostra, sembra che anche a noi sia mancato tanto il cinema. Soprattutto quello condiviso con gli altri e sul grande schermo.