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Biennale Cinema 2023, quarto giorno: lo sciopero a Hollywood continua a “svuotare” il red carpet a Venezia

Nella quarta giornata della kermesse è stato presentato il film in concorso con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo e Valerio Mastandrea nel cast: ben dieci minuti di applausi per Adagio di Stefano Sollima.
In gara nella sezione principale anche Maestro, di Bradley Cooper.
Fuori concorso: The Palace di Roman Polanski.

Cinque anni fa, una nuvola rosa passava sul Lido: erano le piume Valentino di Lady Gaga, ptotagonista dell’opera prima di Bradley Cooper (È nata una stella).

Quel film incassò più di 400 milioni di dollari nel mondo!

Stavolta Maestro, l’opera seconda di Bradley Cooper, è arrivata in concorso senza Bradley Cooper (regista e protagonista), a causa del già noto sciopero di attori e sceneggiatori a Hollywood.

Anche se, secondo Il Gazzettino, il regista in realtà è venuto al Lido, in gran segreto, il weekend prima dell’inizio della Mostra, per una prova in sala del suo film.

Nel pomeriggio, è stato consegnato Il Leone d’Oro alla carriera a Tony Leung Chiu-wai.

Tony Leung Chiu-wai – che ha interpretato tre film Leoni d’Oro a Venezia, Città dolente (1989) di Hou Hsiao-hsien, Cyclo (1995) di Tran Anh Hung e Lust, Caution (2007) di Ang Lee – nell’accettare ha dichiarato: «Sono colpito e onorato dalla decisione della Biennale di Venezia.»

Condivido idealmente questo premio con tutti i cineasti con cui ho lavorato. Questo riconoscimento è anche un omaggio a tutti loro.

Lo sciopero di attori e sceneggiatori a Hollywood

La ragione più spettacolare della protesta è il conflitto sull’uso dell’intelligenza artificiale per scrivere le sceneggiature. Ma lo sciopero ha a che fare soprattutto con l’impatto dei servizi di streaming sul modello economico di serie e film tv.


Il 18 Settembre si sarebbero dovuti tenere gli Emmy, il più importante premio americano (e di conseguenza mondiale) della tv. Invece sono stati posticipati a Gennaio a causa dello sciopero che sta paralizzando Hollywood.

Un destino comune a molti atri show televisivi. Tra le serie che hanno sospeso la produzione e la cui programmazione subirà ritardi ci sono, scrive l’agenzia Ap, American Horror Story, Big Mouth, Daredevil: Born Again, Emily in Paris, Family Guy, FBI: Most Wanted, Grey’s Anatomy, The Last of Us, Law & Order, The Sex Lives of College Girls, Stranger Things e Yellowjackets, solo per citarne alcuni esempi…

Stessa sorte per molti film, che saranno rimandati alla prossima primavera se non addirittura al 2025: Deadpool 3, Mission: Impossible Dead Reckoning Part II, Beetlejuice, Gladiator 2, Lilo & Stitch, Mortal Kombat, Spider-Man: Beyond the Spider-Verse. E ancora: Dune II, Ghostbusters: Afterlife, Godzilla x Kong: The New Empire, The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim, insieme a un remake di Karate Kid, a un sequel di Dirty Dancing e al nuovo film di Brad Pitt (che non ha ancora un titolo e la cui produzione è stata sospesa).


A causare il rinvio è lo sciopero congiunto di circa 11 mila sceneggiatori cinematografici e televisivi aderenti alla Writers Guild of America (Wga, il loro principale sindacato di categoria), che dura da 4 mesi, e quello di 65 mila attori della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (Sag-Aftra) che si astengono dal lavoro ormai da un mese e mezzo.

L’ultimo sciopero degli sceneggiatori, risalente al 2007-2008 era durato “solo” tre mesi. Ed era dal 1960 che sceneggiatori e scrittori non scioperavano insieme.

Come ogni anno, ti facciamo vivere la Magia di Venezia sul nostro canale Instagram e qui puoi rivivere le emozioni delle passate edizioni.

Ph Cover: RED CARPET – GOLDEN LION FOR LIFETIME ACHIEVEMENT – Tony Leung Chiu-Wai (Credits Andrea Avezzù La Biennale di Venezia – Foto ASAC).

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