Un caso unico in tutta Europa! Il colosso di Menlo Park ha infatti sottolineato come, in tutta Europa, solo in Italia non sia riuscita a rinnovare le licenze sul diritto d’autore.
Il 16 marzo la notizia è diventata ufficiale: Meta e SIAE non sono riuscite a trovare un accordo per continuare a distribuire le canzoni e i contenuti protetti dall’agenzia italiana sulle piattaforme social come Instagram e Facebook.
Nelle seguenti 48 ore, tutti i contenuti sono stati automaticamente rimossi o silenziati dai video nel feed, dalle stories e dai reel.
Mancato accordo tra Meta e SIAE
Il portavoce di Meta: «Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con SIAE. La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità e per questo motivo da oggi avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio SIAE nella nostra libreria musicale.
Crediamo che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano.
Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo, continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con SIAE che soddisfi tutte le parti.»
La risposta di SIAE a Meta
La Società Italiana degli Autori ed Editori ha ovviamente rilasciato una dichiarazione di risposta: «La decisione unilaterale di Meta di escludere il repertorio SIAE dalla propria library lascia sconcertati gli autori ed editori italiani.
A SIAE viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio.
Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti.
Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di SIAE a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati.
Tale apertura è dimostrata dal fatto che SIAE ha continuato a cercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia priva di una licenza a partire dal 1 gennaio 2023.
SIAE non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana.»
Suona dunque stonato anzi non suona affatto il mancato accordo tra Meta e SIAE e, dalla sera del 16 marzo, sono iniziate a sparire da molti contenuti presenti sulle piattaforme social di Zuckerberg non solo le tracce audio di artisti italiani protette dalla Società Italiana Autori ed Editori ma anche quelle di tanti artisti internazionali, sia amministrati tramite gli accordi di rappresentanza che SIAE ha stretto con oltre 150 società di autori in tutto il mondo sia presenti in repertori esteri.
La posizione “scomoda” di Soundreef
Come confermato anche da Soundreef, gestore indipendente di diritti d’autore di circa 26.000 artisti italiani, il “take down” dei brani da parte di Meta sta riguardando non solo il repertorio SIAE e il repertorio Soundreef con essa condiviso, ma anche il repertorio integralmente amministrato da Soundreef e i repertori esteri: «È evidente che l’esito della trattativa tra Meta e SIAE sta danneggiando tutte le società di collecting operanti, in Italia e non.
Data l’eccezionale gravità di questo evento senza precedenti alcuni, Soundreef sta direttamente contattando entrambe le parti per capire come l’intera negoziazione sia stata condotta e lavorando per ripristinare sulle piattaforme Meta tutti i brani di cui amministra totalmente i diritti.
Rimane inteso che, dovessero emergere eventuali responsabilità rispetto al non raggiungimento di un accordo, Soundreef farà valere i diritti in relazione ed in difesa del proprio repertorio.»
Non sfuma dunque la possibilità di poter ricorrere ai 43.000 autori, compositori, editi in tutto il mondo, tutelati dalla società, di cui 26.000 solo Italia. A cominciare da Laura Pausini, passando per i Pooh, Fabrizio Moro, Paola Turci e Fabio Rovazzi. E ancora: Enrico Ruggeri e J-Ax, presente nel repertorio di Soundreef già nel 2017 con grandi successi come Domani, Spirale ovale e Gente che spera. Molti dei quali realizzati quando era ancora parte degli Articolo 31. Il catalogo di Soundreef vanta inoltre brani di Gigi d’Alessio, Morgan, Nesli e Sfera Ebbasta. Così come grandi successi di Rkomi, Marco Masini, Tedua, Bresh, Federica Abbate e Boomdabash. Tra i venti nomi più illustri che hanno lasciato Siae, infine, figurano Noiz Narcos, Ultimo e Federica Camba.
La library musicale su Facebook e Instagram
Dal 16 marzo su Facebook i contenuti già esistenti che contenevano canzoni incluse nel catalogo SIAE sono stati bloccati o rimossi, mentre su Instagram i video che avevano un brano protetto da SIAE sono stati invece silenziati.

La modifica ha riguardato non solo i contenuti pubblicati dopo che l’accordo tra Meta e SIAE è saltato, ma tutti quelli presenti sulle due piattaforme social. Di conseguenza, chiunque abbia pubblicato dei reel su Instagram si è trovato di fronte alla necessità di decidere se mantenere il video muto o se cambiare la musica con un altro brano musicale. In caso di cambiamento, la scelta è definitiva.
La maggior parte dei reel sono stati realizzati dai creator pensando alla musica come una parte fondamentale sui cui viene realizzato un video, con tempi e stili ben precisi. Cambiare un brano musicale potrebbe rendere del tutto diverso un contenuto rispetto a quello originale, compromettendo quindi il successo del contenuto stesso e la sua possibilità di diventare (o meno) virale.
Anche il 17 marzo la musica ha continuato a sparire su Facebook e Instagram e sono stati tolti molti brani musicali anche non gestiti da SIAE. Meta, evidentemente, ha incontrato non poche difficoltà tecniche ad effettuare il delisting unicamente dei brani SIAE.
Il problema è delistare dal catalogo di Facebook e Instagram solo e soltanto le canzoni che coinvolgano autori targati SIAE. Infatti l’operazione che Meta dovrebbe fare per risolvere la questione SIAE è eliminare dalle proprie app, in tutto il mondo, solo le canzoni che vedano tra gli autori anche solo un associato SIAE. Quello che invece stava accadendo nei giorni scorsi era il delisting solo in Italia di quasi tutta la musica mondiale, compresa la tantissima musica internazionale che con SIAE non ha nulla a che vedere. Di qui il probabile dietro-front, per lo meno temporaneo: la sera del 17 è tornata su Meta tutta la musica sparita.
Stamattina però (18 marzo), è ripreso il delistining di tutta la musica più famosa: probabilmente è stato un tentativo di caricare una lista “selettiva” che è tristemente fallito.
Ma siamo solo all’inizio della battaglia: se Meta decide di perseverare, prima o poi troverà il modo di identificare le canzoni SIAE per eliminarle dalla sua library.
Ovviamente chi nel frattempo ha cambiato brano a qualche contenuto social non potrà tornare a quello precedente. Infatti puoi sostituire la traccia audio ai video silenziati una volta sola e questo comporterà anche la rimozione di qualsiasi audio originale nel tuo reel. L’azione non potrà essere annullata.

Come sostituire l’audio a un reel silenziato su Instagram
Se anche tu trovi silenziati i tuoi reel, puoi quindi procedere in due modi: attendi ancora un po’ che la problematica sia risolta completamente o sostituisci la musica del tuo video.
Come farlo? Così:
- Dal reel silenziato, tocca Sostituisci audio e seleziona l’audio che vuoi usare.
- Scegli la parte che vuoi per il tuo reel, quindi tocca Fine in alto a destra.
- Tocca di nuovo Fine per confermare.
- In alternativa, tocca more actions (i tre puntini) in basso nel reel, quindi Gestisci, Modifica e segui i passaggi da 1 a 3 descritti sopra.
- Se non vedi l’opzione per modificare l’audio, puoi salvare il reel nella galleria, eliminarlo dal feed e ri-caricarlo su Instagram.
Raccontaci qui se anche i tuoi reel sono stati silenziati e come pensi di procedere: attendi o cambi audio?