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LinkedIn: per rendere “efficace” il tuo profilo personale circondati delle persone “giuste”

Se ti sei iscritta o iscritto a LinkedIn, hai compilato il tuo profilo, e hai raggiunto il numero di almeno 50 contatti (consigliato dal social per sfruttarne al meglio tutte le potenzialità), ora puoi cominciare a metterti in gioco seriamente per fare networking e professional branding. Raggiungere i tuoi potenziali clienti o il tuo nuovo datore di lavoro.

Come?

 

Circondati delle persone “giuste”

 

Se desideri costruire una rete adatta alle tue esigenze, scegli sempre con cura i nuovi contatti! E ricordati di mappare quelli già esistenti secondo una logica.

 

Come sappiamo, LinkedIn ha creato il concetto di “efficacia del profilo personale”, indicando una serie di informazioni da inserire per essere appunto “adeguato” al contesto del social.

Tra le condizioni di adeguatezza richieste c’è la soglia di almeno 50 contatti: un semplice entry level, subito dopo c’è quello di arrivare a 500 contatti.

Se stai pensando ma io non conosco 500 persone, non ti scoraggiare: su LinkedIn non dobbiamo conoscere tutti quelli che aggiungiamo ai nostri contatti (non siamo su Facebook che ci invita a chiedere l’amicizia solo alle persone che conosciamo realmente).

 

Al contrario, LinkedIn ti serve per ampliare la tua rete di contatti e conoscere proprio quelle persone che non avresti raggiunto off line.

 

Magari perché geograficamente sono troppo lontane da te oppure perché ti sembrano “irraggiungibili” (ad esempio in quanto troppo competenti o troppo famosi).

Per aiutarti ad ampliare la tua rete di contatti, LinkedIn ti dà una mano suggerendoti persone che siano affini a te per tutti i campi che hai compilato nel tuo profilo (titolo di studio, esperienza lavorativa, competenze…).

I suggerimenti di LinkedIn possono essere un utile punto di partenza e una “fonte d’ispirazione” ma li devi valutare con cura.

 

Il fil rouge delle tue scelte deve essere sempre lo stesso: quanto un nuovo contatto è utile e allineato con gli obiettivi che ti sei prefissato?

 

Non farti prendere dalla frenesia di “cliccare” a ripetizione, aggiungendo contatti per raggiungere la soglia dei 500!

Per esempio se ti sei laureato a Roma ma ora vivi e lavori a Milano, quando LinkedIn ti suggerisce 500 contatti che si sono laureati a Roma, nella tua stessa facoltà o nel tuo stesso anno, puoi non aggiungerli (in quanto oggi non ti sarebbero più utili).

Tieni quindi conto dei suggerimenti ma con il tuo personalissimo criterio.

 

 

 

 

Ricordandoti sempre che su LinkedIn non devi collegarti solo con le persone che già conosci (ma puoi osare di più!), per raggiungere l’obiettivo dei primi 500 collegamenti dovrai però partire proprio dalle persone che conosci.

 

L’obiettivo è quello di attivare il passaparola professionale.

 

Le persone che già conosci costituiscono un utile volano professionale che potrebbe aiutarti concretamente.

L’aggettivo professionale qui è essenziale: il passaparola che vogliamo attivare è esclusivamente quello professionale. Chiederai quindi il collegamento solo ai professionisti che per te rappresentano un plus.

Ad esempio i tuoi clienti, i tuoi colleghi, chi ha frequentato con te i corsi di formazione più interessanti, i docenti che ti stimano, i fornitori (con i quali hai instaurato solide partnership)…

 

In pratica tutte quelle persone che contribuiscono a dare di te un’immagine solida e competente.

 

Non è necessario aggiungere invece un cugino, un ex collega con il quale non sei mai andato d’accordo o un ex responsabile di cui sei stato felice di liberarti.

 

In questa prima fase di creazione del tuo profilo LinkedIn l’obiettivo è quello di aggiungere persone che conosci realmente e che ti sono professionalmente utili.

 

Un professionista, che lavori in proprio o in un’azienda, è il risultato della fiducia che lo circonda, delle connessioni che ha creato, delle promesse che fa ma soprattutto di quelle che sa mantenere.

 

Le persone che hanno creduto professionalmente nel tuo valore saranno più disposte a supportarti, a condividere i tuoi post su LinkedIn, a promuovere spontaneamente le tue attività, a commentare ciò che racconti. Queste persone costituiscono le fondamenta della tua reputazione on line, saranno le uniche in grado di ricreare quel clima di familiarità e fiducia che costruisci normalmente off line.

 

Ognuno di noi tende a creare una bolla sociale a propria immagine e somiglianza quindi è probabile che nella rete dei nostri clienti e fornitori ci siano persone simili a noi che potrebbero nel tempo trasformarsi, a loro volta, in clienti e fornitori o comunque in contatti utili per il nostro business. Con questi ultimi la relazione di fiducia sarà già in parte costruita perché viene garantita dal contatto in comune già esistente (contatto che, come dicevamo, ci stima e quindi ci mette la faccia per noi).

 

Dal punto di vista del funzionamento del social, la costruzione di una rete di qualità suggerirà all’algoritmo che stai utilizzando LinkedIn nel modo corretto, sfruttando tutte le sue potenzialità. Quindi il tuo profilo salirà nel suo gradimento e l’algoritmo mostrerà i tuoi contenuti a più persone.

 

 

La qualità della rete che costruisci oggi, determinerà l’uso che tu stesso domani farai di LinkedIn.

 

Avere contatti poco utili, professionalmente non molto interessanti, farà infatti comparire sulla tua bacheca contenuti di scarso valore e ti impedirà di interagire con essi, rendendo più complicato (e soprattutto meno divertente) l’uso che puoi fare di LinkedIn.

Avere un “pubblico” di collegamenti che non sono interessati a ciò che hai da dire ma che sono lì solo in quanto parenti o amici depotenzierà l’efficacia del tuo post e farà perdere di valore al tuo profilo.

 

Dobbiamo cercare un equilibrio tra qualità e quantità.

 

In quanto è vero che ci serve una rete numericamente vasta ma, al tempo stesso, quel numero di contatti deve fondarsi su una strategia qualitativa ben chiara (fai sempre in modo che sia funzionale ai tuoi obiettivi). Altrimenti a lungo andare si rivelerà inutile!

 

 

 

Se vuoi scoprire gli altri segreti e i “trucchi del mestiere” di LinkedIn, leggi l’ebook di Danila Saba o iscriviti al suo prossimo corso on line.

 

 

Marco Rospo
«Ti osservo, ascolto la tua storia, mentre ti fotografo e ti riprendo. Perché la tua storia è unica, come te.» Photoreporter & Videomaker.

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