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Venezia81: “The Order” di Justin Kurzel

Nel 1983 una serie sempre più violenta di rapine in banca, operazioni di contraffazione e rapine a mezzi blindati sta instillando il terrore nel nordovest degli Stati Uniti. Tra la confusione delle forze dell’ordine che si affannano per trovare risposte, un solitario agente dell’FBI di stanza nella pittoresca e sonnolenta cittadina di Coeur d’Alene, in Idaho, giunge alla conclusione che non si tratta di criminali comuni assetati di denaro, ma di un gruppo di pericolosi terroristi interni al seguito di un leader radicale e carismatico, che stanno tramando una devastante guerra contro il governo degli Stati Uniti.

Justin Kurzel: «Di fronte al Campidoglio, il 6 gennaio 2021, sono stati appesi dei cappi a imitazione dell’immaginaria insurrezione descritta in The Turner Diaries, un romanzo degli anni Settanta: il primo piano generale di terrorismo interno in America. 

The Order è una caccia all’uomo nelle profondità di quell’odio, un presagio di un’America divisa, un colpo di avvertimento di ciò che è stato e di ciò che potrebbe accadere.»

In Concorso alla Mostra del Cinema, con: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Marc Maron.

The Order, thriller poliziesco con Jude Law, è uno dei ventuno film in concorso a Venezia81. Un caloroso applauso introduce il regista Justin Kurzel, lo sceneggiatore Zach Baylin e gli attori Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan e Jurnee Smollett alla conferenza stampa di questo pomeriggio.

Il film, si avvia dal libro inchiesta “The Silent Brotherhood” di Kevin Flynn e Gary Gerhardt che descrive il tentativo di rivoluzione armata da parte di un gruppo terroristico suprematista bianco nei primi anni ottanta.

Jude Law interpreta un agente dell’FBI che indaga su una serie di rapine in banca identificandone gli artefici in un gruppo neonazista chiamato “The Order”.

Jude Law, che è anche produttore del film, racconta che quando gli è stato proposto il progetto ha subito pensato che «fosse un lavoro che bisognava far in questo momento storico e di quanto fosse importante portare una storia del passato che ha una forte aderenza con il presente».

Il pensiero è condiviso anche dal regista.

Già in precedenza Kurzel aveva dichiarato di esser stato fortemente schockato da quanto accaduto il 6 gennaio 2021, con l’assalto al campidoglio da parte dei sostenitori del presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Questo lo avrebbe spinto alla realizzazione del film che, come afferma durante la conferenza: «si basa su un evento degli anni ottanta ma racconta molte cose che hanno la stessa radice di quello che vediamo oggi e si relazionano con l’attuale situazione politica».

Sul cast il regista spiega che Law e Hoult sono «attori con cui volevo lavorare disperatamente. Avevo già lavorato con Nick (Hoult) e seguivo e ammiravo Jude da anni».

«Mi ha molto emozionato il modo in cui è entrato nel personaggio, dandogli sfumature particolari. Come Paul Newman e Gene Hackman riesce a rappresentare personaggi spezzati».

Hoult racconta il lavoro con Kurzel e Law: «Justin ci ha dato dei manifesti per entrare nei personaggi.

Non avevo mai preparato un personaggio in questo modo. Justin (Kurzel) inoltre ci dava dei compiti e  un compito di Jude (Law) era di seguirmi per un giorno.

Non abbiamo nemmeno parlato per le prime quattro/cinque settimane. Ci hanno tenuti separati per mantenere energico il nostro personaggio. La prima volta che abbiamo parlato è stata durante la prima scena in cui i nostri personaggi hanno interagito ed è stato veramente un momento potente».

Infine anche Jurnee Smollett parla del lavoro sul set, elogiando il regista Justin Kurzel. 

«C’è stata tantissima improvvisazione sul set. È stata una delle esperienze migliori che abbia avuto con un regista. Mi sono sentita libera di sperimentare e di sbagliare. Nonostante gli argomenti fossero difficili e pesanti è riuscito a rendere la recitazione di noi attori come una danza».

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