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“Telling my son’s land”: una giornalista di guerra, una madre, la Libia post Gheddafi

Arriva a Roma Telling my son’s land, film documentario di Ilaria Jovine e Roberto Mariotti incentrato su Nancy Porsia, unica giornalista internazionale a raccontare la Libia post-Gheddafi, diventando una dei massimi esperti del Paese. Dopo una stagione estiva ricca di proiezioni e presentazioni a festival e rassegne quali Salento International Film festival, Ventotene Film Festival, Lisboa Indie Film Festival, FeelMare, International Cilento Film Festival, Molise Cinema, il film sarà proiettato al Cinema Farnese Arthouse di Campo de’ Fiori.

Lunedì 12 dicembre alle ore 19:30 saranno presenti i due registi, mentre la proiezione di martedì 13 dicembre alle ore 21:30, sarà introdotta da Silvia Tarquini, direttrice di Artdigiland, che dialogherà con i due autori. Telling my son’s land sarà quindi, dal 13 al 19 dicembre visibile in streaming su MYmovies in occasione della settima edizione dell’Italy on the screen Today NewYork Film&TvSeries Fest. La manifestazione, sostenuta dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e diretta da Loredana Commonara propone la migliore produzione italiana contemporanea e il film sarà geo bloccato agli Stati Uniti.

Nancy Porsia

Nancy Porsia, giovane giornalista freelance, si reca per la prima volta in Libia nel 2011, quattro giorni dopo la morte di Gheddafi. Trasferitasi definitivamente nel Paese, per un lungo periodo è l’unica giornalista internazionale a raccontare il suo travagliato processo di democratizzazione, diventando uno dei massimi esperti del paese nord africano.

A causa della pubblicazione di una scottante inchiesta sulla collusione della Guardia Costiera Libica con il traffico di migranti, nel 2017, è costretta a lasciare il paese. Dopo tre anni, la terra di suo figlio continua ad essere pericolosa per la sua sicurezza, ma lei non si arrende a rimanerne lontana.

I ricordi, le riflessioni, le confessioni richieste e concesse dalla  nostra protagonista – sottolineano i registi – sono finalizzati alla creazione di un’auto narrazione che, ricostruendo l’esperienza umana, professionale e  politica di Nancy, consente agli spettatori di addentrarsi anche negli aspetti più personali del giornalismo freelance in aree di conflitto, nonché nelle ripercussioni psicologiche dell’essere reporter di guerra, laddove ad essere una giornalista  di guerra è una donna, che decide poi di diventare madre. Sullo sfondo, la purtroppo ancora attualissima questione libica e  la connessa, insanabile, piaga del traffico di migranti.

Distribuito da Blue Penguin Film, Telling my son’s land si avvale del soggetto e della sceneggiatura di Ilaria Jovine, del montaggio dei registi con Francesca Sofia Allegra, delle musiche originali di Silvia Leonetti, della direzione della fotografia di Roberto Mariotti, del sound design di Daniele Guarnera e della color correction di Gianluca Sacchi.

Marco Rospo
«Ti osservo, ascolto la tua storia, mentre ti fotografo e ti riprendo. Perché la tua storia è unica, come te.» Photoreporter & Videomaker.

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