Sarà il classico di e con Vittorio De Sica L’oro di Napoli (1954, 138’), con Eduardo De Filippo, Sophia Loren, Silvana Mangano, Paolo Stoppa e Totò, il film di Preapertura di martedì 27 agosto dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, in occasione dei 50 anni dalla scomparsa di Vittorio De Sica e dei 70 anni del film.
L’oro di Napoli di Vittorio De Sica
In Sala Darsena al Lido, alle ore 20.30 del 27 agosto, L’oro di Napoli sarà presentato in prima mondiale nella versione restaurata digitale 4K a cura di Cinecittà per iniziativa della Filmauro Srl di Aurelio e Luigi De Laurentiis, a partire dal negativo scena 35mm e dal negativo colonne ottiche 35mm mono, e con la supervisione artistica di Andrea De Sica.
Alla serata di Preapertura del 27 agosto sarà invitato il pubblico di Venezia attraverso la collaborazione con i quotidiani Il Gazzettino, La Nuova di Venezia e Mestre e il Corriere del Veneto.
L’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si terrà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre 2024, diretta da Alberto Barbera.
L’oro di Napoli, suddiviso in 6 episodi tratti dall’omonima raccolta di racconti di Giuseppe Marotta, sceneggiato insieme al regista da Cesare Zavattini e prodotto da Carlo Ponti e Dino De Laurentiis, racconta alcune delle tante facce di Napoli attraverso i capitoli: Il guappo, Pizze a credito, Il funeralino, I giocatori, Teresa e Il professore. Presentato in concorso a Cannes nel 1955, venne premiato ai Nastri d’argento per la miglior attrice a Silvana Mangano e per il miglior attore a Paolo Stoppa e selezionato fra i 100 film italiani da salvare.
“L’oro di Napoli – ricordava Martin Scorsese – a New York era trasmesso a quei tempi in televisione, e tutti nel quartiere lo rivedevano ogni volta e lo amavano molto. […] È un film che offre una meravigliosa gamma di stili comici e incorpora qualcosa che apprezzo molto nel cinema italiano: il modo in cui si muove senza sforzo tra la commedia e la tragedia” (M. Scorsese, My Voyage to Italy, 1999).
Su L’oro di Napoli Carlo Lizzani ha scritto: “De Sica […] realizzerà dal bel libro di Marotta un film dalle alte qualità, pieno anche di pagine ispirate e di momenti degni del miglior De Sica. Il funerale del bambino (tagliato nella versione presentata al pubblico) e quel gioiello che è la partita a carte tra De Sica stesso in veste d’attore e il bambino, potrebbero figurare degnamente in un’antologia del cinema italiano.” (C. Lizzani, Storia del cinema italiano, Parenti, Firenze, 1961).
Il restauro de L’oro di Napoli
Il negativo scena presentava numerose macchie, vecchie giunte riparate a scotch e una grande quantità di righe, graffi e spuntinature. Alcuni strappi e rotture importanti hanno reso indispensabile la ricostruzione di diversi fotogrammi. È stato necessario il trattamento per la rimozione del flicker su molte inquadrature. Un color grading accurato ha ricreato contrasti e look originale della fotografia. Sulla colonna sono stati eliminati i classici difetti presenti in un supporto dell’epoca, intervenendo sul rapporto segnale-rumore per ricreare il giusto equilibrio tra suono d’ambiente e dialoghi. La presenza di una rottura del supporto ha reso necessaria la ricostruzione di una battuta.
La cantautrice e attrice Clara
La cantautrice e attrice italiana Clara, protagonista dell’ultima edizione del Festival di Sanremo e fra i personaggi più amati della serie tv Mare fuori, si esibirà durante la cerimonia d’apertura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, mercoledì 28 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), che avrà inizio alle ore 19.
La Sala Grande è pronta a splendere come un “diamante”! Sarà un’esibizione davvero magica.
E poi, la consegna del Leone d’Oro alla carriera a Sigourney Weaver, la presentazione delle Giurie, l’avvio ufficiale della Mostra.
Clara Soccini, in arte Clara, nasce nel 1999 nella provincia di Varese e, dopo essersi avvicinata giovanissima al mondo della moda, coltiva la passione che aveva per la musica fin da bambina nel 2020. Dopo una prima collaborazione con l’artista Nicola Siciliano, pubblica i suoi primi quattro singoli ufficiali. Inizia così a sperimentare con la propria voce e far conoscere la sua personalità, confermata anche dal debutto nel mondo cinematografico nella serie tv campione d’incassi Mare fuori, dove interpreta Giulia/Crazy J. All’interno della serie Clara mantiene la sua identità da musicista con il suo brano “Origami all’alba”, certificato triplo disco di platino, per mesi stabile in Top 20 nelle classifiche Fimi/Gfk e Spotify Italia. Il 28 aprile 2023 è uscito il singolo “Cicatrice”, seguito dalle collaborazioni nei brani “Replay” di MV Killa e “Un milione di notti” di Mr Rain (disco di platino). Vincitrice di Sanremo Giovani 2023 con il brano “Boulevard”, ha partecipato in gara al 74° Festival di Sanremo con “Diamanti grezzi” (disco di platino) e a febbraio ha vestito nuovamente i panni di Crazy J nella quarta stagione di “Mare fuori”, per la quale ha scritto l’inedito “Ragazzi fuori” (disco d’oro), canzone contenuta nel suo album d’esordio, “PRIMO” (disco d’oro). A ottobre sarà in tour per la prima volta con un live tutto suo a Roma, Bari, Napoli, Firenze, Padova e Milano.
Il Leone d’Oro alla carriera a Sigourney Weaver
A proposito del riconoscimento a Sigourney Weaver, il direttore Alberto Barbera ha dichiarato: «Ha poche rivali un’attrice del calibro di Sigourney Weaver.
Forte di un’importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con Alien, di Ridley Scott, diventando in breve una figura emblematica degli anni ’80, nel corso dei quali ha coniato l’immagine di un’eroina senza precedenti per il genere d’azione, capace di reggere vittoriosamente il confronto con i modelli maschili che fino a quel momento avevano dominato nel cinema epico e avventuroso.
Non contenta di aver aperto la strada a numerose altre epigone, l’attrice ha proseguito nella ricerca incessante di una propria identità costantemente rimessa in discussione, attraverso scelte che spaziano dal film di genere alla commedia, dal cinema d’autore a quello per bambini, sfuggendo alle etichette che l’avrebbero voluta confinata all’icona vittoriosa del periodo reaganiano.
Nel ruolo di autentica collaboratrice piuttosto che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted, Roman Polanski, Ivan Reitman, Mike Nichols, Ang Lee e molti altri, riuscendo ogni volta a imprimere alla propria carismatica presenza il segno indelebile di una figura complessa, talvolta contradditoria, sempre autentica.
Il Leone d’oro alla carriera è il doveroso riconoscimento a una star che ha saputo costruire ponti fra il cinema d’autore più sofisticato e i film che dialogano con il pubblico in forma schietta e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa».
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