Ci sono migliaia di detriti tecnologici che galleggiano intorno all’orbita terrestre (ahimè) e alcuni, come il razzo di SpaceX che si schianterà sulla Luna, si spingono anche oltre. Ora il Pentagono vuole ripulire lo spazio e sta infatti cercando di finanziare aziende e sviluppare tecnologie che possano aiutarci a recuperare la spazzatura spaziale.
Gli sforzi nascenti per “ripulire” lo spazio sono attesi da tempo, affermano i funzionari del Pentagono, e seguono i programmi dell’Europa e di altri continenti.
Certo non si parla di tutto lo spazio ma almeno della regione sempre più inquinata nell’orbita terrestre bassa, dove migliaia di frammenti di detriti, stadi di razzi esauriti e satelliti “morti” sfrecciano in modo incontrollabile, come tanti relitti.
Tutta quella spazzatura prodotta in decenni di viaggi nello spazio non solo è sconveniente ma rappresenta anche seri rischi per tutti i tipi di satelliti, compresi quelli che il Pentagono e le agenzie di intelligence usano per la sicurezza nazionale.
Innanzitutto gli oggetti in orbita viaggiano incredibilmente veloci (circa 17.500 mph o circa cinque miglia al secondo). Alcuni di loro stanno cadendo violentemente, rendendoli difficili da afferrare. Ed è costoso lanciare un veicolo spaziale in grado di avvicinarsi a un pezzo di “spazzatura spaziale”, afferrarlo e tirarlo fuori dall’orbita in modo che possa bruciarsi nell’atmosfera.
Tuttavia il Dipartimento della Difesa, così come altre agenzie governative, si è convinto che diventando l’orbita terrestre sempre più affollata (e “sporca”) sia necessario intervenire.
Pezzi di detriti hanno rotto una finestra sulla Stazione Spaziale Internazionale. L’anno scorso, un micrometeorite ha attraversato il braccio robotico della stazione, lasciando un foro delle dimensioni di un proiettile. Il Dipartimento della Difesa non vuole che succeda a uno dei satelliti che utilizza per la difesa missilistica, per lo spionaggio o per la guida di munizioni di precisione con il GPS.
Di recente, ha lanciato un programma, chiamato Orbital Prime, sotto la US Space Force che darà alle aziende fondi per sviluppare la tecnologia necessaria a ripulire lo spazio. Nel primo round del programma, le aziende possono vincere premi di $ 250.000 e fino a $ 1,5 milioni in un secondo round di finanziamento. Il programma culminerà con una dimostrazione di prova in orbita.
In un video pubblicato online che pubblicizzava il programma, il generale David Thompson, vice capo delle operazioni spaziali della Space Force, ha affermato che il Pentagono traccia più di 40.000 oggetti nello spazio delle dimensioni di un pugno o poco più. Ma ha anche sottolineato che ci sono numerosi oggetti, almeno 10 volte più piccoli, in orbita che il Pentagono non può tracciare in modo affidabile.
Insomma, in poche parole: AAA spazzino spaziale cercasi!