Elezioni amministrative Roma 2021. Incontriamo Mauro Cioffari, candidato in Sinistra Civica Ecologista nel I Municipio. Attivista del movimento LGBTQ+, animalista, valdese.
Mauro, quando è iniziata la tua passione politica? Raccontaci chi sei.
«Come tanti altri ragazzi gay ho vissuto l’adolescenza come un periodo difficile.
Non mi ero ancora accettato, non avevo fatto coming out e, in una fase della vita in cui si costruisce la propria autostima, in assenza di punti di riferimento (culturali, sociali, aggregativi), dopo aver collezionato un insuccesso scolastico, vivevo nascondendo a me stesso e agli altri il mio orientamento sessuale.
Ma nel 1988 arrivò la svolta grazie alla mia presa di coscienza: consapevole di ciò che ero e di quello che volevo decisi che non era più tempo di “nascondersi”. Feci “coming out” in famiglia dichiarando la mia omosessualità ai miei genitori.
Dopo cinque minuti di silenzio, in quello che ancora oggi, con un po’ di nostalgia, chiamo il salotto degli orrori, mio padre mi chiese se fossi felice.
Capii, allora, che la preoccupazione dei miei genitori, in una società eteropatriarcale, sessista e omofoba, non era il giudizio degli altri nei miei confronti, ma era la mia piena realizzazione, la mia felicità. Capii da subito che il mio processo di “liberazione” non era concluso, ma era appena cominciato e poteva intrecciarsi con il percorso di “emancipazione” di tante altre e di tanti altri.
Con il passare degli anni ho approfondito l’argomento discutendo una tesi di laurea, in filosofia e pedagogia, su “L’educazione alla sessualità nella scuola. Il modello eterosessuale ed il disagio degli adolescenti omosessuali”, arrivando ad affrontare il “fenomeno” del suicidio giovanile.
Quel “coming out” in famiglia ha contribuito a fare di me un omosessuale “risolto” e mi ha avvicinato alla militanza politica.»
Sono un uomo di sinistra, un ambientalista, un pacifista, un antiproibizionista, un sostenitore dello “ius soli” e dell’uguaglianza di tutti i cittadini, un animalista convinto.
La tua vita sembra un mosaico di esperienze. Cos’altro vuoi mettere in luce?
«È vero! E credo sia abbastanza coerente ed armonico.
Oltre all’omosessualità, nel “mosaico” della mia vita, ci sono altre esperienze: la relazione d’amore con mio marito Davide; il mio impegno trentennale nel movimento LGBTQ+; la gestione dal 2000 del portale GayRoma.it; l’esperienza di Consigliere e Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel primo municipio tra il 2013 ed il 2016; il ruolo di formatore Agedo e le iniziative di informazione e sensibilizzazione organizzate nelle scuole, nei centri sociali anziani, con i dipendenti di Roma Capitale. L’impegno nel contrastare la sierofobia e lo stigma di cui sono vittime le persone sieropositive e siero coinvolte; la gestione del corso informativo ed esperienziale “Il valore delle differenze” rivolto ai dipendenti Atac S.p.A. per contrastare fenomeni di omolesbobitransfobia all’interno dell’azienda, la recente collaborazione con Radio Roma in una rubrica dedicata ai diritti civili, ecc.»
Una vita dedicata ai diritti civili, ai diritti sociali e ai diritti degli animali. Perché un elettore del primo municipio dovrebbe votarti?
«In un recente post su Facebook ho invitato gli elettori e le elettrici a leggere le biografie dei candidati.
Le biografie dei candidati e delle candidate ai Consigli comunali e municipali valgono più di un programma elettorale.
Descrivono le competenze, le attitudini e le caratteristiche di chi si candida a rappresentare, per cinque anni, negli “enti di prossimità”, i bisogni dei cittadini e delle cittadine.»
Perché la candidatura, nel Municipio Roma I centro, nella lista di Sinistra Civica Ecologista?
«A luglio abbiamo dato vita, a Roma, ad una lista ecosocialista in cui si uniscono diversi percorsi sociali, culturali e politici della città.
Tra i promotori ci sono esperienze civiche e di movimento come Liberare Roma e Sinistra per Roma, e forze politiche come Sinistra Italiana, Articolo Uno, È Viva.
Sinistra Civica Ecologista si presenta come la lista dei diritti sociali e dei diritti civili, del diritto all’abitare, della dignità del lavoro, della transizione ecologica, della cura del territorio, della città femminista, degli spazi sociali, delle scuole sempre aperte, della sanità e dei trasporti pubblici, dei diritti degli animali.
Siamo consapevoli della necessità di dover ripartire dai diritti degli ultimi.
Sosteniamo la candidatura di Roberto Gualtieri a Sindaco di Roma e, nel primo municipio, di Lorenza Bonaccorsi a Presidente.
Abbiamo l’ambizione di portare nelle istituzioni, nei Municipi e in Campidoglio, una classe dirigente competente e motivata.
In questo contesto ho dato la mia disponibilità ad essere candidato, nel primo Municipio, insieme a Luana Di Molfetta (si possono esprimere due preferenze distinte per genere), nella lista di Sinistra Civica Ecologista.»
Mettendo la mia esperienza e la mia passione, ancora una volta, al servizio di una città accogliente, inclusiva e multiculturale dove le differenze possano costituire una ricchezza e una risorsa.
Le priorità del tuo programma elettorale?
«Partecipazione, inclusione e diritti sono le parole chiave della proposta che ho presentato insieme a Luana Di Molfetta.
Il decentramento amministrativo ed una Legge per Roma Capitale, che dia autonomia, poteri e fondi e che riconosca competenze dirette ai Municipi è premessa indispensabile per il buon governo della città.
Il Municipio Roma I Centro, derivante dall’accorpamento tra gli ex Municipi I e XVII, è un territorio complesso in cui si concentra, nella sua straordinaria bellezza, nelle sue potenzialità, ma anche nei suoi limiti, l’immagine di Roma.
Governare il I Municipio, che ospita una parte importante del Patrimonio dell’Umanità, vuol dire dare risposte ai bisogni delle cittadine e dei cittadini residenti, ma anche ascoltare ed accogliere le decine di migliaia di persone, non residenti, che ogni giorno, per lavoro, per turismo, per studio, o per altri motivi, si riversano su questo territorio.
Negli ultimi anni Roma ha vissuto una profonda crisi economica con la chiusura di numerose aziende.
Il centro storico ha subito profonde trasformazioni sociali (gentrificazione), urbanistiche, commerciali e residenziali con l’avvento della grande distribuzione, l’apertura di negozi all’ingrosso, l’inaugurazione di grandi catene commerciali e di numerose attività di intrattenimento e di somministrazione di alimenti e bevande.
Tra gli obiettivi da raggiungere, invertendo la tendenza degli ultimi decenni che hanno visto il centro storico come area prevalentemente dedicata allo shopping, al turismo di massa e alla ristorazione, riteniamo prioritario il ripristino del tessuto economico tradizionale fatto di esercizi commerciali di vicinato, di aziende a conduzione familiare, di botteghe storiche, di artigianato.
È necessario, inoltre, favorire una nuova mobilità sostenibile, che sappia ridurre il traffico privato e l’inquinamento da esso causato. Riteniamo altrettanto importante l’adozione di politiche a sostegno dei luoghi di aggregazione, di socializzazione e di cultura che sappiano coinvolgere e rendere protagonista il tessuto associativo presente sul territorio.»
Il dialogo costante tra cittadini e amministratori attraverso Consulte, Laboratori di Cittadinanza e altri strumenti di ascolto e di collaborazione permanente, può favorire la gestione partecipata e condivisa.
Riuso del patrimonio pubblico, cultura e turismo. Hai delle idee?
«Nel Primo Municipio ci sono beni comunali abbandonati, degradati o fatiscenti, per i quali sarà necessario un piano di riuso per destinare questi luoghi a spazi culturali, sociali e a nuove funzioni. Caserme, uffici dismessi e altri immobili pubblici possono tornare a nuova vita sia con progetti di quartiere che con grandi programmi cittadini.
La promozione e lo sviluppo della Cultura rendono indispensabile la collaborazione tra il MIBAC, la Regione Lazio, Roma Capitale e il Primo Municipio.
I progetti messi in campo da questi enti devono prevedere necessariamente il coinvolgimento dell’ente di prossimità.
Il Municipio dovrà sviluppare, ancora di più, relazioni con le realtà teatrali, musicali (scuole di musica, ecc.), cinematografiche, artistiche (artisti di strada, ecc.) e culturali (librerie, ecc.) presenti sul territorio per la programmazione condivisa e la creazione di eventi mettendo a disposizione nuovi spazi per la promozione e realizzazione degli stessi. Condividendo e promuovendo le buone pratiche e coinvolgendo gli operatori del settore.
Il turismo costituisce una delle più importanti risorse e opportunità per Roma Capitale e per il primo Municipio.
Non va abbandonata l’attività di controllo e di contrasto all’abusivismo e all’illegalità (rimozione delle occupazioni di suolo pubblico non autorizzate, nuova regolamentazione delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere, mappatura della cartellonistica pubblicitaria, ecc.) ma vanno implementate anche azioni positive volte allo sviluppo e alla promozione turistica, culturale ed enogastronomica di Roma e del primo Municipio (creazione Osservatorio per il Turismo, individuazione itinerari alternativi per valorizzare tutto il territorio, segnaletica turistica, gemellaggi con enti turistici, turismo sostenibile e responsabile, creazione di app per il riconoscimento dei beni culturali, implementazione sito web comunale e municipale, ecc.).
Ma voglio anche accennare alle politiche per lo sport. Lo sport, strumento di formazione, crescita ed inclusione soffre di una carenza di impianti e di strutture pubbliche accessibili a costi contenuti. E’ necessario promuovere lo sviluppo di centri sportivi Municipali individuando anche, dove necessario, modalità di cooperazione, in convenzione, con strutture private già esistenti. È necessario individuare strutture dismesse da riconvertire in strutture da dedicare allo sport.»
Rispetto per l’ambiente e diritti degli animali. Quali idee?
«L’amministrazione municipale, per quando di sua competenza, si dovrà far carico di promuovere nelle scuole, tra i commercianti (in accordo con le associazioni di categoria), nei centri anziani e ovunque possibile, iniziative volte alla sensibilizzazione della popolazione su temi relativi al rispetto dell’ambiente, al decoro urbano, ai “rifiuti zero”. Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero.
Informazione, sensibilizzazione ed educazione possono essere validi e utili alleati.
La tutela degli animali, oltre ad essere un’attività istituzionale affidata dalle normative e dalla Legge ai Comuni, è sempre più un’esigenza richiesta dalle cittadine e dai cittadini.
Nel Primo Municipio andranno intensificate le attività di aggregazione e di promozione sociale volte al rispetto degli animali ed alla rivendicazione dei loro diritti in quanto esseri senzienti.
È necessario, a tal proposito, farsi promotori e sviluppare progetti e iniziative di tipo formativo ed informativo, in collaborazione con le associazioni animaliste e con gli uffici comunali. Va implementata la manutenzione delle aree ludiche per cani già esistenti e vanno attrezzate nuove aree (al momento insufficienti rispetto al numero di cani che vivono nel nostro territorio). Vanno promosse attività per l’aiuto alle persone anziane con animali. Va dato supporto e sostegno alle colonie feline coinvolgendo gli ambulatori veterinari dei liberi professionisti disponibili e delle attività di toelettatura e vendita cibo per animali.
Vanno organizzate, nelle scuole, nei centri sociali anziani e nei luoghi di aggregazione giovanile, attività educative volte al rispetto degli animali.»
Hai accennato alla cultura dell’inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Cosa può fare un’amministrazione locale di prossimità come un Municipio?
«La promozione della cultura dell’inclusione e la valorizzazione delle differenze sono uno dei presupposti su cui si deve fondare l’amministrazione del nostro Paese, e delle nostre amministrazioni locali.
Attraverso interventi in ambito scolastico, territoriale (centri anziani, biblioteche comunali, luoghi di aggregazione), culturale e di formazione del personale, dovranno essere attivate azioni positive di inclusione, di valorizzazione delle differenze e di contrasto ad ogni forma di discriminazione motivata da differenze culturali, religiose, di genere, di orientamento sessuale, di identità di genere, di età, di condizione sociale, ecc.
Il Municipio dovrà rinnovare l’adesione alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, di cui, tra il 2013 ed il 2017 io sono già stato referente per il Consiglio municipale.
Norme inclusive sono un prezioso strumento di crescita, con profonde conseguenze positive per il mercato del lavoro e per i programmi di welfare.
Insomma, c’è molto da fare, ed io, insieme a Luana Di Molfetta, mi metto a disposizione per la bella politica fatta di partecipazione, inclusione e riconoscimento di diritti.
Info: il sito di Mauro Cioffari | Mauro Cioffari su Facebook