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Il processo creativo per la creazione di un blog

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Nella rubrica Quora in pillole propongo ogni mese le risposte più interessanti, su tematiche che spaziano dal marketing alla comunicazione, dalla tecnologia fino all’arte e alle esperienze personali.

Se vuoi condividere le tue conoscenze o fare domande, iscriviti su it.quora.com.

La domanda di oggi:

qual è il processo creativo per la creazione di un blog?

Risposta di Rosario Padovano, Graphic & web designer (1992 – oggi).

Photo by hannah grace on Unsplash

Un blog non è altro che uno specifico tipo di sito web nato con l’intenzione di farne un diario online (Blog è la contrazione delle due parole inglesi web log, ovvero diario sul web).

Negli anni si è evoluto nel concetto contemporaneo più simile a quello di una testata giornalistica online. E in mezzo una marea di varianti che sfumano tra questi due concetti.

Le mie competenze mi consentono di rispondere solo in merito all’aspetto tecnico ed estetico dello strumento blog. Il perché nasca e qual è il suo target non spetta a me rispondere. Però sono domande fondamentali che porrei anche io (insieme a tante altre) al mio eventuale committente. Perché un blog, esattamente come qualunque altro sito web, deve rappresentare perfettamente la mission, la vision e la strategy di questo progetto. Quindi è fondamentale che essi siano ben chiari per tutti.

Una volta stabilito il brief, mi studio la situazione e cerco di farmi venire delle idee di stile e design utili a rappresentare al meglio quello che ha in mente il committente. Se posso cerco anche di focalizzare eventuali strumenti che possano tornare utili nel funzionamento del blog (moduli di ricerca, di registrazione, commenti, banner pubblicitari, ecc.).

Quando ho anche io le idee chiare, butto giù alcuni schizzi di come potrebbe essere qualche pagina (la home, sicuramente, ma anche qualche altra pagina). Se il risultato mi convince, costruisco un mockup da mostrare al committente. Per costruire il mockup utilizzo immagini e testi segnaposto (il celebre Lorem Ipsum).

Photo by Aaron Burden on Unsplash

Con il mockup davanti spiego al committente la mia idea, i vari dettagli che mi sono venuti in mente, ne discutiamo insieme e, se piace, valutiamo le eventuali modifiche da apportare. Se non piace si ripete il processo di cui sopra.

Una volta approvato il mockup o effettuate ed approvate le modifiche richieste, procedo a costruirne la versione alpha, ovvero un sito vero e proprio, fatto di codice, immagini e testi (questi ultimi ancora solo segnaposto) e lo mostro al committente. In questa maniera si potrà verificare il corretto funzionamento del codice, degli eventuali effetti di animazione, di come si presenta su monitor desktop, tablet, smartphone, in orizzontale e verticale, ecc. (Design responsivo).

Se tutto funziona bene ed il committente approva, si procede alla realizzazione della versione beta, ovvero un sito perfettamente funzionante, con testi ed immagini reali e definitive. Normalmente inserisco i contenuti definitivi delle pagine istituzionali e solo qualcuno nelle pagine degli articoli, puramente come esempio per il committente, in modo che possa tornare utile nell’ultima fase, quella di formazione. In questo caso, a riempire di contenuti il sito ci penserà il committente, autonomamente, dopo che avrà preso dimestichezza con il pannello di controllo del sito. Ma se il committente lo richiede (e ha già pronti tutti i contenuti da pubblicare sul sito), posso anche già caricargli io tutti gli articoli.

Prima di pubblicare il sito, mostro al committente come accedere al pannello di controllo del sito, da cui potrà gestire tutte le funzioni necessarie allo scopo. Solitamente un breve periodo di formazione è sufficiente per fargli prendere dimestichezza con questo strumento.

Quando è tutto pronto e verificato ed il committente è pronto ad interagire con il suo pubblico, il sito va online.

Cover Photo by Nina PhotoLab on Unsplash

Valentina Tosi
Vive a Mountain View (California) dove riveste il ruolo di Head of Community Relations per l’Italia, in Quora. Valentina si è unita all’azienda nell’aprile del 2017 e si è occupata del lancio di Quora in Italiano, dopo aver lavorato a Google come Territory Manager per l’America Latina. Da quando si è trasferita in Silicon Valley, nel 2011, ha rivestito ruoli simili in altre aziende hi-tech. In precedenza ha vissuto a Barcellona, dove ricopriva il ruolo di Country Manager in una start-up del settore software as a service. Laureata in Lingue e Cultura per l’Impresa all’Università di Urbino, è nata e cresciuta a Gatteo Mare, in Romagna.

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