Venerdì 3 Dicembre si è svolta l’edizione 2021 del MARKETERs Experience, un evento annuale organizzato dal MARKETERs Club, associazione e community studentesca della Ca’ Foscari, per tutti gli appassionati di comunicazione, marketing e management.
In questa edizione il focus è stato su brand emblematici del digital entertainment e di come vari settori sono cambiati negli anni. Per il mondo della musica, è stata ospite Giulia Ghezzo, Senior Brand Partnership Manager in Warner Music Italia. Per questa occasione, le abbiamo fatto qualche domanda a cui è stata felice di rispondere!
Lei ha lavorato in passato per Sony e ora lavora per Warner Music. Ha sempre avuto una passione per la musica oppure questa è entrata nella Sua vita principalmente per motivi lavorativi?
«Se ripenso alla mia vita fino ad oggi, non posso far altro che ammettere che la musica è sempre stata uno dei miei interessi principali. Ho iniziato a studiarla da piccola (ricordo ancora le ore passate a solfeggiare e leggere gli spartiti a prima vista in preparazione degli esami in Conservatorio!). Ma non avrei mai pensato che anni dopo sarebbe potuta diventare parte integrante del mio lavoro.»
Qual è stato il percorso di formazione che l’ha fatta arrivare dov’è oggi?
«Dopo il liceo ho studiato lingue e letterature straniere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Al conseguimento della specialistica ho cercato e valutato diverse opzioni formative. L’intento era di poter concretamente apprendere ed ampliare la mia conoscenza delle principali nozioni legate alla produzione degli eventi musicali.
Sono una persona a cui piace molto la parte di “messa a terra” dei progetti.
Per questo ho deciso di frequentare il Master in “Ideazione ed Organizzazione Eventi Culturali” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il master mi ha permesso, successivamente, dopo alcune esperienze proprio nell’ambito della produzione, di entrare in contatto con il mondo della discografia.»
Nel suo profilo LinkedIn dice di preferire luoghi di lavoro dinamici e creativi. Quanto è importante oggi, in lavori come il suo, un ambiente del genere? E qual è l’ostacolo più grande che ha incontrato nella Sua carriera?
«Probabilmente, proprio il cercare di mantenere questi due aspetti attivi è uno degli ostacoli più importanti che ho incontrato in questi anni nel mio percorso professionale. Questo perché non sono elementi che cerco esclusivamente al di fuori di me nell’ambiente lavorativo, ma sono fattori con i quali mi confronto direttamente con me stessa.»
Ci può spiegare più nel dettaglio cosa fa un Senior Brand Partnership Manager?
«Si occupa dei progetti speciali tra brand e artisti che fanno parte del roster della casa discografica. Ovvero di tutte quelle attività che vedono il coinvolgimento degli artisti non solo ad un livello musicale, ma anche d’immagine. Si dedica alla creazione, negoziazione e sviluppo di opportunità che amplificano la comunicazione del brand attraverso i canali della musica e che allo stesso tempo supportano il posizionamento dell’immagine dell’artista.
Si lavora davvero a 360° su diversi livelli. Da quelle che possono essere denominate come campagne digitali (attraverso i profili social ufficiali degli artisti), fino ad arrivare a vere e proprie campagne da Brand Ambassador. In queste, l’artista non solo presta la propria voce per la musica che fa da “colonna sonora” allo spot, ma diventa anche volto di tutta la comunicazione.»
Riguardo il focus dell’evento di quest’anno, come è cambiato in questi anni il modo di comunicare la musica? Ci sono stati cambiamenti significativi apportati dalla pandemia?
«Nel passato più recente, anche per la musica, l’evoluzione di maggiore rilevanza è stato il passaggio dall’analogico al digitale, o meglio, dal fisico (musicassette, vinili e CD) allo streaming. Questo ovviamente ha comportato un crescente spostamento della comunicazione verso i canali digitali, con una predilezione sempre più marcata per i social. Non a caso Instagram e TikTok sono ormai diventati due dei canali che non possono mancare in un piano marketing di lancio di un album o singolo.»
Quali sono tre consigli per chi è stato ospite (e non) del MARKETERs Experience e desidera intraprendere la sua stessa carriera?