Come ogni anno, alla fine dell’estate, ti porteremo a Venezia per farti vivere la magia della Biennale Cinema…
Intanto però ti facciamo venire un po’ di brividi con questo film (in Concorso)!
Roma, anni 70: un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati.
Clara e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Il loro matrimonio è finito: non si amano più, ma non riescono a lasciarsi. A tenerli uniti, soltanto i figli su cui Clara riversa tutto il suo desiderio di libertà.
Adriana, la più grande, ha appena compiuto 12 anni ed è la testimone attentissima degli stati d’animo di Clara e delle tensioni crescenti tra i genitori. Adriana rifiuta il suo nome, la sua identità, vuole convincere tutti di essere un maschio e questa sua ostinazione porta il già fragile equilibrio familiare ad un punto di rottura.
Mentre i bambini aspettano un segno che li guidi, che sia una voce dall’alto o una canzone in tv, intorno e dentro di loro tutto cambia.
Adriana: ma è più importante quello che abbiamo dentro o quello che abbiamo fuori?
Emanuele Crialese: «Come tutti i miei lavori, anche L’immensità è prima di tutto un film sulla famiglia.
Un film sull’innocenza dei figli e sulla loro relazione con una madre che poteva prendere vita solo nell’incontro, artistico e umano, con Penélope Cruz, la sua sensibilità, la sua straordinaria capacità di interazione con tre giovanissimi non attori.
Luana, Patrizio e Maria Chiara sono rimasti bambini sempre e, come tali, sempre intensamente e immensamente veri.»
Qui il programma completo della Mostra del Cinema per il 2022.
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