1923: mentre sta volgendo al termine la Guerra civile irlandese, nell’immaginaria isola irlandese di Inisherin la lunga amicizia tra il violinista Colm e l’umile mandriano Pádraic s’interrompe bruscamente da un giorno all’altro senza apparente motivo, a causa del rifiuto di Colm di frequentare ancora l’amico.
Pádraic non riesce ad accettare la cosa e tenta in ogni modo di farsi spiegare i motivi di questo gesto, coinvolgendo anche la sorella Siobhán e gli altri amici comuni del pub che i due frequentano ogni giorno.
Dopo aver chiesto spiegazioni, Colm gli spiega con molta riluttanza che non vuole sprecare più il suo tempo con una persona così noiosa e che intende dedicare gli anni che gli restano alla composizione di melodie folk per violino.
Pádraic non si dà per vinto e continua ad importunare Colm, il quale minaccia di tagliarsi un dito della mano ogni volta che Pádraic gli rivolgerà la parola.
Una sera al pub, in preda all’alcol, Pádraic contesta il comportamento dell’amico, ricordandogli che non conta solo essere ricordati per le opere d’arte, ma anche per l’apertura agli altri e per la gentilezza dimostrate nella vita. Benché Colm trovi finalmente il discorso interessante, Pádraic, tornato sobrio, si scusa con il vecchio amico, che lo caccia in malo modo.
Poco dopo, a casa del mandriano viene recapitato un dito tranciato.
Nonostante gli sforzi, Pádraic non riesce a desistere, ed irrompe in casa del violinista, dandogli appuntamento al pub. In tutta risposta, altre quattro dita vengono lanciate contro la sua porta.
Siobhán, che aveva sin lì provato a tenere la situazione sotto controllo, e che stava ormai lasciando l’isola per lavorare in una biblioteca del continente, parte preoccupata, non prima di aver candidamente ammesso a Dominic, un ragazzo che soffre di ritardo mentale, che non potrebbe innamorarsi di lui.
Partita Siobhán, la situazione degenera.
L’asina Jenny, cui Pádraic è molto legato, muore tentando di mangiare le dita di Colm.
Furioso, il mandriano lo avvisa che domenica, alle 14, verrà a bruciargli la casa. Lascia a Colm la decisione su cosa fare e lo prega di tenere fuori dalla dimora il cane, unica creatura innocente.
Gli spiriti dell’isola (The Banshees of Inisherin) è un film del 2022 scritto e diretto da Martin McDonagh.
Il film ha ricevuto nove candidature ai premi Oscar 2023: Miglior Film, Miglior Regia (Martin McDonagh), Miglior attore (Colin Farrell), Migliore attrice non protagonista (Kerry Condon), Miglior attore non protagonista (Brendan Gleeson e Barry Keoghan), Miglior sceneggiatura (Martin McDonagh), Miglior colonna sonora originale (Carter Burwell), Miglior montaggio (Mikkel E.G. Nielsen).
Ed è stato quello che ne ha ricevute di più ai Golden Globe 2023, ben otto.
La pellicola è stata presentata in concorso alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (il 5 Settembre 2022) e distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 21 Ottobre dello stesso anno, mentre arriverà nelle sale italiane dal 2 Febbraio 2023.
Le riprese sono state effettuate sulle isole irlandesi Achill Island e Inishmore.
Gli spiriti dell’isola è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione:
«Martin McDonagh esplicita in maniera scoperta il debito che il suo cinema ha sempre avuto con la sua attività parallela di commediografo per il teatro. Serve così ancora una volta due ruoli abissali ai volti-feticcio di Colin Farrell e Brendan Gleeson, in una conflittualità crescente e incontrollata: il resto lo dicono l’isola, le splendide figure di contorno, e l’eco non distante delle battaglie della guerra civile d’Irlanda sulla terraferma.»