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Destra o sinistra? La preferenza dell’uso di un arto in altre specie animali

Alcune persone sono destrimane, mentre altre sono mancine. La preferenza nell’uso di uno dei due arti nella nostra specie, di solito, è legata a particolari attività, come la scrittura.

Osservare e analizzare quale arto viene utilizzato più frequentemente è un metodo di valutazione della cosiddetta lateralizzazione cerebrale, ovvero la specializzazione di uno dei due emisferi cerebrali (il destro o il sinistro) nell’elaborare e rispondere a particolari stimoli sensoriali, cognitivi e motori.

La lateralizzazione cerebrale

Quando svolgiamo un’azione, il controllo della porzione sinistra del corpo è legato all’attività dell’emisfero destro, e viceversa.

È così solo per noi o anche per altre specie animali?

Potreste aver notato che il vostro cane quando muove o sposta un particolare oggetto utilizza preferenzialmente una delle due zampe anteriori. I comportamenti lateralizzati sono, infatti, ampiamente condivisi e documentati in diverse specie animali.

Quando facciamo riferimento all’uso preferenziale di un arto per svolgere una particolare attività si parla di lateralizzazione motoria. Per capire se e come altre specie animali manifestano questo tipo di lateralizzazione sono stati condotti degli studi anche su cani gatti.

Dunque, come è possibile capire se un gatto o un cane è mancino?

Nel caso dei cani le analisi comportamentali maggiormente utilizzate consistono in alcuni test, tra cui la valutazione di quale arto il cane utilizza per:

  • tenere fermo un masticativo (un gioco da cui estrarre cibo),
  • togliere un pezzo di scotch posizionato sulla sua fronte
  • oppure valutare se inizia a camminare o scendere le scale muovendo prima la zampa destra o sinistra.

Secondo quanto emerso finora sembra che la preferenza nell’utilizzo di un arto da parte dei cani possa variare anche per lo stesso soggetto. Questa differenza individuale si ritiene sia da attribuire all’attività da svolgere e alla complessità del compito richiesto.

Qualcosa che ci è familiare.

Anche noi umani utilizziamo la mano destra quando scriviamo, ma magari preferiamo usare quella sinistra per svolgere altre attività (per esempio tagliare il cibo).

In uno studio pubblicato nel 2018 è emerso che i gatti coinvolti nella ricerca manifestavano una significativa preferenza ad usare la zampa destra o quella sinistra solamente in uno dei test motori a cui erano stati sottoposti. Questo test, inoltre, era quello più complesso.

Un’ipotesi è che proprio le attività motorie più complesse possano essere legate ad una specializzazione di uno dei due emisferi cerebrali con la conseguente preferenza di uno dei due arti nell’esecuzione motoria.

La lateralizzazione motoria negli animali domestici

Prendendo in considerazione la popolazione umana, viene segnalata una maggiore presenza di individui destrimani rispetto invece a una minore percentuale di mancini.

Possiamo dire lo stesso anche per i nostri animali domestici? Non proprio.

In particolare, nel caso di cani e gatti i dati risultano, a oggi, contrastanti. Alcune ricerche riportano una maggiore percentuale di soggetti mancini, mentre in altre viene evidenziato il risultato contrario. Questo dipende anche dal campione preso in considerazione per lo studio e, come abbiamo visto, un altro aspetto da non trascurare è rappresentato dal tipo di test a cui gli animali vengono sottoposti.

Se da un lato ci sono alcuni studi che riportano come non esista una differenza significativa tra soggetti lateralizzati (che presentano una preferenza nell’uso di uno dei due arti) e soggetti non lateralizzati; dall’altra parte, secondo quanto documentato in modo complessivo nella letteratura scientifica, la percentuale stimata di soggetti lateralizzati è del 68% e del 78%, rispettivamente per cani e gatti.

Inoltre, in queste due specie è interessante valutare anche il ruolo svolto dall’apprendimento sociale nello sviluppo di questa preferenza motoria. Se un proprietario è mancino, è possibile che questa caratteristica influenzi la lateralizzazione del cane con cui convive?

In una ricerca pubblicata nel 2023, è emersa una corrispondenza tra la mano utilizzata in modo preferenziale dai proprietari e la preferenza della zampa anteriore destra o sinistra nei loro cani. Ulteriori indagini a partire da questo studio sono necessarie per indagare più nel dettaglio l’impatto del processo di domesticazione e convivenza con l’uomo in questa particolare capacità cognitiva e motoria.

Continuare a studiare la lateralizzazione motoria di cani e gatti risulta rilevante per uno specifico motivo: sono animali domestici. Ciò significa che, attraverso un approccio comparato, possiamo valutare in che modo i parenti più prossimi di questi animali (lupi e gatti selvatici) condividono gli stessi o simili meccanismi della lateralizzazione.

La presenza di comportamenti lateralizzati nei lupi, durante la manipolazione di alcuni oggetti, è stata indagata e confermata da una ricerca condotta nel 2021. Sebbene il campione dello studio fosse ridotto, considerando che si tratta di una specie selvatica e che i soggetti si trovavano in una condizione controllata (all’interno di un bioparco), sono emersi elementi interessanti proprio alla luce di un approccio etologico comprato tra cani e lupi.

In conclusione, gli studi della lateralizzazione motoria, e più in generale di tutte le forme di lateralizzazione cerebrale in diverse specie animali, ci possono fornire ulteriori spunti di analisi per indagare gli aspetti evolutivi e cognitivi del comportamento animale, incluso il nostro.

Cover Photo: fotografia di Noelle Rebekah su Unsplash.

Riferimenti bibliografici:

Charlton, K., & Frasnelli, E. (2022). Does owner handedness influence paw preference in dogs?. Animal Cognition, 1-9.

McDowell, L. J., Wells, D. L., & Hepper, P. G. (2018). Lateralization of spontaneous behaviours in the domestic cat, Felis silvestris. Animal behaviour, 135, 37-43.

Ocklenburg, S., Isparta, S., Peterburs, J., & Papadatou-Pastou, M. (2019). Paw preferences in cats and dogs: Meta-analysis. Laterality: Asymmetries of Body, Brain and Cognition, 24(6), 647-677.

Regaiolli, B., Mancini, L., Vallortigara, G., & Spiezio, C. (2021). Paw preference in wolves (Canis lupus): A preliminary study using manipulative tasks. Laterality, 26(1-2), 130-143.

Tomkins, L. M., Thomson, P. C., & McGreevy, P. D. (2010). First-stepping Test as a measure of motor laterality in dogs (Canis familiaris). Journal of Veterinary Behavior, 5(5), 247-255.

Wells, D. L. (2003). Lateralised behaviour in the domestic dog, Canis familiaris. Behavioural processes, 61(1-2), 27-35.

Lorenza Polistena
Lorenza Polistena (sui social @behanimal_) è un’etologa. Dopo il conseguimento della Laurea magistrale in Evoluzione del Comportamento Animale e dell’Uomo, ha iniziato ad occuparsi di divulgazione scientifica raccontando la complessità e la bellezza degli studi etologici. In particolare, i suoi contenuti si focalizzano sull’etologia degli animali domestici, come cani e gatti. Lorenza ama cercare le risposte per capire perché lo fanno e offrire degli spunti di osservazione per analizzare e comprendere il comportamento di altre specie animali.

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