Con il graduale invecchiamento della popolazione, la prevalenza mondiale della malattia dell’Alzheimer, come demenza più comune negli anziani, sta aumentando drammaticamente.
Caratterizzata dalla sindrome amnestica progressiva, è la malattia neurodegenerativa più comune e rappresenta un grave rischio per la salute umana.
L’Alzheimer è la forma più diffusa di demenza e costituisce circa il 60-70% dei casi mondiali. Tuttavia, attualmente non esiste una cura per questa malattia, a causa della sua complessa patogenesi. Pertanto, la diagnosi precoce e l’intervento precoce, prima della comparsa di sintomi clinici evidenti, sono fondamentali per prevenirne la progressione.
Attraverso una collaborazione internazionale, tra l’Istituto di fisica applicata “Nello Carrara” del Cnr (Cnr-Ifac), Jinan University (Cina), Harvard University (USA) e The First Affiliated Hospital of Jinan University (Cina), è stata sviluppata una piattaforma biofotonica multi-analita in fibra ottica combinando plasmonica e microfluidica per il rilevamento simultaneo e la discriminazione di biomarcatori clinici dell’Alzheimer, come, per l’appunto, l’amiloide beta (Aβ42).
La piattaforma si basa su un “tilted fiber Bragg grating” (TFBG) rivestito con un film nanometrico di oro e su un chip microfluidico multi-canale sviluppato ad hoc.
Il rilevamento in situ e la discriminazione simultanea di diverse forme di Aβ42 sono state dimostrate con successo utilizzando campioni animali in liquido cerebrospinale (CSF) con un limite di rilevabilità nell’ordine dei pg/mL, ovvero un ordine di grandezza al di sotto del valore clinico di cut-off nell’esordio precoce dell’Alzheimer.
L’integrazione del sensore TFBG con una microfluidica multi-canale consente la rilevazione simultanea ed in tempo reale di più biomarcatori, utilizzando volumi di campione nell’ordine del μL, e consentendo di determinare parametri cinetici fondamentali (quali la velocità iniziale di legame ed il tempo di risposta), tali da permettere di differenziare tra biomarcatori clinici diversi.