ALEPH & OTHER Tales

Musica
Libri
Teatro
Cinema
Personaggi
LifeStyle

Musica
Libri
Teatro
Cinema
Personaggi
LifeStyle

Come arrivare a proporre idee a case di produzione cinematografica importanti

Quora è una piattaforma di domande e risposte per condividere e accrescere la conoscenza nel mondo, un modo per connettersi con esperti che partecipano attraverso contenuti di qualità.

Nella rubrica Quora in pillole propongo ogni mese le risposte più interessanti, su tematiche che spaziano dal marketing alla comunicazione, dalla tecnologia fino all’arte e alle esperienze personali.

Se vuoi condividere le tue conoscenze o fare domande, iscriviti su it.quora.com.

La domanda di oggi:

come si arriva a proporre idee a case di produzione cinematografica importanti? Che carriera bisogna seguire?

Risposta di Marco Soscia, Fotografo, Retoucher, Videomaker (2011 – oggi).

Photo by Annie Spratt on Unsplash

Tralasciando i percorsi scolastici o universitari in ambito cinematografico, non c’è una carriera precisa da percorrere, è più un misto di esperienze e conoscenze.


Partiamo da alcune considerazioni.

Nel mondo della cinematografia ci sono ruoli ben distinti che, a volte, si sovrappongono soprattutto nel mercato europeo (fortemente autoriale).

I ruoli principali sono: Sceneggiatore, Direttore della Fotografia, Regista. In Italia, molto spesso un regista è anche sceneggiatore o comunque partecipa al lavoro di scrittura di un Film.

È molto difficile proporsi come registi a grande case di distribuzione senza aver prima lavorato ad altri progetti che possano dimostrare la propria esperienza nella gestione di una troupe e degli attori. Solitamente molti registi, oltre ad aver seguito scuole apposite, sono stati aiuto registi di altri direttori o hanno girato dei loro prodotti (corti, film, videoclip, ecc.) autoproducendosi, trovando da soli i fondi necessari a pagare tutti i costi di realizzazione di un film.

Generalmente le case di produzione mettono alla prova gli aspiranti registi dandogli la possibilità di girare un corto da far circolare ai festival. Così possono sondare la sua esperienza sul set spendendo relativamente poco (un corto può arrivare a costare anche parecchie migliaia di euro) ed il gradimento dei possibili investitori.

Fatte tutte queste premesse, alla casa di produzione deve essere presentata una lettera di presentazione che contiene la Sinossi, ovvero il riassunto della sceneggiatura da sviluppare al massimo in una pagina ed il Soggetto, cioè la sceneggiatura messa in forma di prosa dove vengono presentati i vari personaggi e la storia che si apprestano a vivere. Un soggetto appetibile per un produttore non dovrebbe essere lungo più di una decina di pagine se descrive tutto il film dall’inizio alla fine.


Spesso e volentieri la sceneggiatura vera e propria (il copione in pratica) viene scritta solo dopo che il soggetto viene approvato dalla casa di distribuzione. Quindi è utile cominciare a mettere le basi, ma non serve completarla finché non si stipula un contratto adeguato con la produzione, anche perché viene rimaneggiata più volte, in accordo con il produttore e con il regista, prima di arrivare ad una stesura definitiva.

Preparate sinossi e soggetto, magari accompagnati anche da una moodboard (un piccolo collage di foto o ancor meglio video presi da altri film/telefilm che aiutano a rappresentare visiviamente lo stile che si intende dare al proprio prodotto), è necessario scegliere la casa di produzione adatta al genere di film che si intende realizzare.
Ad esempio Cattleya si occupa principalmente di film brillanti e commedie al cinema, e di noir e serie drammatiche in televisione. La Filmauro fa quasi esclusivamente cinepanettoni. La Wildsise si barcamena tra film brillanti e drammatici con una spiccata preferenza per i primi.

Trovata la casa produttrice ideale prova ad inviare la tua idea senza paura che te la rubino. Ricevono proposte ogni giorno e non è detto che quello che vuoi proporre sia effettivamente così originale.

Se non ricevi risposta dai primi contattati, passa agli altri e così via finché qualcuno non ti risponderà, anche fosse per dirti di no, così avrai più info per capire come migliorare la tua idea e la tua proposta.

Insomma non ti scoraggiare e buona fortuna!

Cover Photo by Buse Doga Ay on Unsplash

Valentina Tosi
Vive a Mountain View (California) dove riveste il ruolo di Head of Community Relations per l’Italia, in Quora. Valentina si è unita all’azienda nell’aprile del 2017 e si è occupata del lancio di Quora in Italiano, dopo aver lavorato a Google come Territory Manager per l’America Latina. Da quando si è trasferita in Silicon Valley, nel 2011, ha rivestito ruoli simili in altre aziende hi-tech. In precedenza ha vissuto a Barcellona, dove ricopriva il ruolo di Country Manager in una start-up del settore software as a service. Laureata in Lingue e Cultura per l’Impresa all’Università di Urbino, è nata e cresciuta a Gatteo Mare, in Romagna.

Articoli Correlati

33ma edizione del Noir in Festival, a Milano dal 1 al 7 dicembre 2023

33ma edizione del Noir in Festival, a Milano dal 1 al 7 dicembre 2023

Sarà Daniel Pennac, vincitore del Raymond Chandler Award 2023 e autore della celebre saga editoriale di Malaussène, il protagonista della giornata inaugurale della…
"Wish": un Melting Pot dei desideri dove imparare la tolleranza, l'inclusività e l'accettazione dell'altro

"Wish": un Melting Pot dei desideri dove imparare la tolleranza, l'inclusività e l'accettazione dell'altro

Il 62° classico della Walt Disney Animation Studios non ci lascia altra scelta: dobbiamo continuare a sognare! The Walt Disney…
Le vincitrici e i vincitori della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma

Le vincitrici e i vincitori della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma

A partire dalla scorsa edizione, la Festa del Cinema di Roma è stata ufficialmente riconosciuta come Festival Competitivo dalla FIAPF…

Contenuti