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La domanda di oggi:
Risposta di Marco Soscia, Fotografo, Retoucher, Videomaker (2011 – oggi).
Tralasciando i percorsi scolastici o universitari in ambito cinematografico, non c’è una carriera precisa da percorrere, è più un misto di esperienze e conoscenze.
Partiamo da alcune considerazioni.
Nel mondo della cinematografia ci sono ruoli ben distinti che, a volte, si sovrappongono soprattutto nel mercato europeo (fortemente autoriale).
È molto difficile proporsi come registi a grande case di distribuzione senza aver prima lavorato ad altri progetti che possano dimostrare la propria esperienza nella gestione di una troupe e degli attori. Solitamente molti registi, oltre ad aver seguito scuole apposite, sono stati aiuto registi di altri direttori o hanno girato dei loro prodotti (corti, film, videoclip, ecc.) autoproducendosi, trovando da soli i fondi necessari a pagare tutti i costi di realizzazione di un film.
Generalmente le case di produzione mettono alla prova gli aspiranti registi dandogli la possibilità di girare un corto da far circolare ai festival. Così possono sondare la sua esperienza sul set spendendo relativamente poco (un corto può arrivare a costare anche parecchie migliaia di euro) ed il gradimento dei possibili investitori.
Fatte tutte queste premesse, alla casa di produzione deve essere presentata una lettera di presentazione che contiene la Sinossi, ovvero il riassunto della sceneggiatura da sviluppare al massimo in una pagina ed il Soggetto, cioè la sceneggiatura messa in forma di prosa dove vengono presentati i vari personaggi e la storia che si apprestano a vivere. Un soggetto appetibile per un produttore non dovrebbe essere lungo più di una decina di pagine se descrive tutto il film dall’inizio alla fine.
Spesso e volentieri la sceneggiatura vera e propria (il copione in pratica) viene scritta solo dopo che il soggetto viene approvato dalla casa di distribuzione. Quindi è utile cominciare a mettere le basi, ma non serve completarla finché non si stipula un contratto adeguato con la produzione, anche perché viene rimaneggiata più volte, in accordo con il produttore e con il regista, prima di arrivare ad una stesura definitiva.
Preparate sinossi e soggetto, magari accompagnati anche da una moodboard (un piccolo collage di foto o ancor meglio video presi da altri film/telefilm che aiutano a rappresentare visiviamente lo stile che si intende dare al proprio prodotto), è necessario scegliere la casa di produzione adatta al genere di film che si intende realizzare.
Ad esempio Cattleya si occupa principalmente di film brillanti e commedie al cinema, e di noir e serie drammatiche in televisione. La Filmauro fa quasi esclusivamente cinepanettoni. La Wildsise si barcamena tra film brillanti e drammatici con una spiccata preferenza per i primi.
Se non ricevi risposta dai primi contattati, passa agli altri e così via finché qualcuno non ti risponderà, anche fosse per dirti di no, così avrai più info per capire come migliorare la tua idea e la tua proposta.