Corinne Pino: 15 anni (è nata l’8 Gennaio 2005) e uno sguardo intelligente e profondo (frequenta il Liceo Scientifico).
Little star e Brand Ambassador su TikTok con lo user @corinnepino (204.5K Follower e 12.0M di Mi piace), Influencer su Instagram con 42.2mila Follower (raggiunti in soli 25 post) e lo user @pinocorinnee.
La nuova Chiara Ferragni in erba?
Con il sorriso luminoso (e contagioso) di Michelle Hunziker.
Ho chiesto a Corinne i trucchi (e i segreti) per diventare una star di TikTok in 7 passi… Di danza!
E, soprattutto, per divertirsi usando l’app social più scaricata del momento.
TikTok ha, ufficialmente, superato Facebook e Instagram: infatti sono già oltre un miliardo e mezzo le persone iscritte all’erede di musical.ly.
Attraverso l’app, gli utenti possono creare brevi clip musicali di durata variabile tra i 15 e i 60 secondi ed eventualmente modificare la velocità di riproduzione, aggiungere filtri ed effetti particolari.
L’app è presente in oltre 150 Paesi, tradotta in 75 lingue.
In Italia – secondo dati diffusi dalla stessa TikTok a Dicembre 2019 – si pubblicano in media 236 video al minuto, con picchi durante l’ora di pranzo e la la sera dopo le 20.
Sul sito ufficiale si legge:
TikTok è la destinazione leader per i video brevi da dispositivi mobili.
La nostra mission è ispirare la creatività e portare allegria.
Attitude*
Corinne, tu quando hai iniziato a usare TikTok? E perché?
«Ho iniziato a usare TikTok nel 2015. L’avevano appena aperto.
Tutte le mie amiche si sono subito iscritte al social quindi ho deciso di provarlo anch’io!
La mia avventura di muser è iniziata così…
In pratica, su Facebook ormai ci sono i nonni, su Instagram i nostri genitori e su TikTok ci siamo noi (adolescenti e preadolescenti).»
Secondo l’Ansa, in Italia, in tre mesi, TikTok ha triplicato la propria audience passando da 2,1 milioni di utenti unici a 6,4 milioni. Lo dicono le rilevazioni della società ComScore che si riferiscono al periodo che va da Settembre a Novembre 2019.
L’app ha fatto segnare “un incremento del +202% che rappresenta la più alta crescita nel panorama internet italiano (Popolazione On-Line maggiorenne)”.
La crescita si rileva “su tutti i segmenti demografici e non coinvolge solo il target d’elezione dei più giovani, con la fascia d’età 25-34 che segna un incremento del 258%, e quella dei 35+ con un incremento del 201%”.
“La performance è altrettanto marcata in termini di engagement – prosegue ComScore – misurato sul tempo speso degli utenti con una crescita del 75% che permette a TikTok di collocarsi in settima posizione nella Top 10 property Italiane per tempo speso, subito dopo Netflix e prima di player storici e consolidati come Microsoft e Verizon”.
La repentina crescita evidenzia il dinamismo di un mercato in cui fenomeni nuovi possono alterare equilibri e posizioni consolidate.
…Afferma Fabrizio Angelini Ceo di Sensemakers che rappresenta Comscore in esclusiva per l’Italia.
“Sicuramente sta funzionando la differenziazione su formati brevi che combinano Video e Musica, due tra i principali driver di crescita del comparto, sostenuta dai grandi volumi di investimento nello sviluppo dell’applicazione”.
Pirouette**
Corinne, tre consigli per i tik toker che ti seguono su come diventare una little star di TikTok…
«Il primo consiglio è usa un’ottima luce, nei video.
La luce naturale è la migliore!
Consiglio numero due: scegli la velocità normale.
Terzo consiglio: scegli bene gli effetti.
Sui social funzionano le emozioni: questo è il segreto.
Emozionati davvero e farai emozionare gli altri!
Divertiti (davvero) e i tuoi follower si divertiranno con te.
E ti premieranno!»
Se provi a scaricare l’app di TikTok sul tuo smartphone, vedrai che ti verranno immediatamente proposti contenuti (senza registrazioni o lungaggini di presentazione).
È il primo meccanismo con cui TikTok tiene incollati allo schermo i suoi utenti: senza perdersi in formalità e passando subito all’intrattenimento, di cui offre una specie di grado zero.
La cosa migliore per iniziare a capire TikTok, in effetti, è semplicemente guardare com’è fatto.
Per chi non desidera scaricare l’ennesima app sul proprio cellulare, può essere riassunto così: una lunga sequenza di video di 15 secondi o meno o più (fino a 60 secondi massimo), nei quali i protagonisti (principalmente adolescenti) ballano, cantano, riproducono dialoghi di film, fanno battute, mettono in piedi scenette buffe e via dicendo. Stare su TikTok significa quindi guardarli in sequenza, alcuni diverse volte, altri una sola volta, per qualche minuto o per qualche decina di minuti.
La parola d’ordine è dunque assuefazione: ne vedo ancora uno, ancora due, ancora questo e così via.
Alcuni sono brillanti o divertenti, altri molto sciocchi o imbarazzanti… Noiosi, ridicoli, fatti bene o fatti male: insomma ce n’è per tutti i gusti!
Come dicevamo, TikTok è stata scaricata oltre un miliardo e mezzo di volte, da quando esiste, e ha già più utenti mensili dei social competitor.
La possiede la società cinese ByteDance e il concetto fondamentale che le sta dietro è l’intelligenza artificiale.
Un termine molto generico certo ma che, in questo caso specifico, significa soprattutto riconoscimento facciale e apprendimento automatico.
Che significa? La cosa più importante (e un po’ inquietante), dietro alla successione (apparentemente casuale) di video buffi e divertenti che rappresenta la superficie di TikTok, è l’algoritmo che ne riconosce i contenuti e li cataloga appositamente per te.
Quell’algoritmo impara cosa ti piace e te lo mostra sempre di più, ma quei dati servono anche a molto altro…
ByteDance è stata valutata 75 miliardi di dollari, dopo un investimento di tre miliardi di dollari della holding giapponese SoftBank.
Esiste in 150 paesi, e i contenuti sono piuttosto trasversali: nella maggior parte la lingua è secondaria e quindi quelli italiani si possono per lo più vedere anche dall’altra parte del mondo e viceversa.
TikTok (a differenza di quasi tutti gli altri social network) non si basa sulle opinioni degli utenti, non vuole sapere cosa stai facendo, e nemmeno chi sono i tuoi amici.
Su TikTok siamo tutti nello stesso, grande calderone, e ci è richiesto solo di produrre (o perlomeno di guardare) video che servono unicamente a intrattenere.
Questi video sono quasi tutti slegati dal contesto in cui sono stati girati o dall’attualità, cosa che li rende spendibili dappertutto e in qualsiasi momento.
Spiega Jia Tolentino (giornalista del New Yorker):
Nella teleologia di TikTok, gli uomini sono messi sulla Terra per produrre buoni contenuti.
E i buoni contenuti sono tutti quelli che vengono condivisi, replicati e che ne generano altri.Nella sua essenza, la piattaforma è una grande fabbrica di meme: comprime il mondo in frammenti di viralità che poi distribuisce finché non sei pieno, o ti addormenti.
Plié***
Corinne, su TikTok si trovano anche degli amici o solo dei fan?
«…No, no, su TikTok si incontrano anche gli amici! Infatti io molti dei miei amici li ho conosciuti proprio lì…»
Musical.ly Inc. è stata fondata in Cina nel 2014 da Alex Zhu e Luyu Yang.
Prima di lanciare musical.ly, Alex Zhu e Luyu Yang hanno creato un social network con scopi educativi, dove gli utenti potevano imparare ed insegnare diverse materie mediante brevi video (3–5 minuti).
Tuttavia, pur avendo trovato dei sostenitori disposti a investire nel progetto, la piattaforma non ebbe successo, così Alex Zhu e Luyu Yang decisero di cambiare target e di puntare sugli adolescenti.
L’idea iniziale era di creare una piattaforma che incorporasse musica e video in un social network.
La prima versione di musical.ly è stata lanciata ufficialmente nell’Agosto 2014.
Il 24 Luglio 2016 musical.ly ha lanciato live.ly, una piattaforma per lo streaming video in diretta.
A Settembre 2017, musical.ly ha iniziato ad espandersi nel mercato indonesiano. Nel Novembre 2017 l’azienda cinese ByteDance, sviluppatrice dell’aggregatore di notizie Toutiao, ha acquistato musical.ly per una cifra intorno ai 750 milioni di euro.
Il 2 Agosto 2018 ByteDance ha quindi unito, attraverso un aggiornamento, le piattaforme TikTok e musical.ly al fine di allargare la base utenti, mantenendo però TikTok come nome finale.
Gli utenti che utilizzano la piattaforma di TikTok si chiamano muser o tik toker.
Arabesque****
Corinne, ti piace leggere? E, se sì, qual è il tuo libro favorito?
«…No, purtroppo a me non piace leggere… E, a parte quelli scolastici, non leggo libri…»
Change*****
…E la musica ti piace? Qual è la tua canzone favorita?
«…Ho tante canzoni preferite… In particolare il mio cantante favorito è Joyner e con lui adoro tutte le sue canzoni.»
Développé******
Corinne, ci puoi far vedere (direttamente sul tuo cellulare) come si realizza un video su TikTok?
«…Certo!»
Guarda il video-tutorial di Corinne su TikTok su Instagram.
Paso doble*******
Una mamma per amica: la mamma di Corinne è sempre al suo fianco.
L’ha accompagnata (e sostenuta) al raduno nazionale dei tik toker a Napoli, l’ha accompagnata e incoraggiata allo shooting day presso la nostra redazione.
Una madre saggia e bella, presente, ma non invadente!
Condivide la passione di Corinne per questo social e, da poco, ha aperto un suo profilo personale su TikTok.
Se siete curiosi, la potete seguire con il nick di @mammadicorinne.
Un esempio da seguire per non lasciare soli i propri figli su questo (e altri) social.
Che lavoro fanno i genitori di Corinne Pino?
Suo papà e sua mamma sono i proprietari di due bar e di un centro sportivo di Roma, dove lavorano tutti i giorni. I signori Pino sono quindi due persone normali che si sono rimboccati le maniche e lavorano ogni giorno con passione e dedizione alle attività di famiglia. Complimenti!
Ricapitolando quindi TikTok, noto anche come Douyin in Cina, è un social network cinese lanciato nel 2014, inizialmente col nome di musical.ly.
È l’app più scaricata del momento, superando anche Facebook e Instagram: oggi infatti sono già oltre un miliardo e mezzo le persone iscritte all’erede di musical.ly.
Il social network è stato acquistato da un magnate cinese l’anno scorso per un miliardo di dollari.
Nota bene: ci sono due TikTok, hanno la stessa icona ma sono differenti.
Uno è Douyin, in Cina, ed è completamente sotto il controllo delle leggi del governo cinese.
Il governo cinese può quindi censurarne i contenuti.
L’altro è quello che conosciamo e usiamo tutti noi, con i server a San Francisco e a Singapore, per avere la possibilità di (forse) rimanere distacco dall’ingerenza del governo cinese.
Ma la domanda è: quanto riuscirà a resistere a questa ingerenza?
Ingerenza che può essere diretta (censura) o indiretta (uguale: contesti la politica cinese e non “vendi” più i tuoi prodotti e servizi nel mercato cinese).
E, a proposito di privacy, ti senti tranquillo pensando che tutti i dati di tuo figlio adolescente (o pre-adolescente) finiscano nelle mani del governo cinese?
Che cosa ci farà la Cina con questi dati?
I teenager di oggi sono i futuri acquirenti, i futuri manager d’azienda, i futuri elettori e quindi, in questo modo, con l’algoritmo di TikTok si possono sapere già tutto sugli usi e i consumi dei futuri cittadini del mondo.
Ti lascio dunque con questo dubbio e con un (saggio) consiglio di Corinne:
Metti un punto e ricomincia dalle cose vere.